Papa a Genova: all’Ilva, “l’imprenditore deve essere prima di tutto un lavoratore”

Foto: Vatican Media

“L’imprenditore deve essere prima di tutto un lavoratore”. Lo ha detto il Papa, che nel primo incontro con la città di Genova, allo stabilimento dell’Ilva, ha dialogato a braccio rispondendo, in primo luogo, alla domanda di un imprenditore. “Se non ha esperienza della dignità del lavoro, non sarà un buon imprenditore”, ha ammonito Francesco: “Nessun buon imprenditore ama licenziare la sua gente: chi pensa di risolvere il problema della sua impresa licenziando gente non è un buon imprenditore, è un commerciante! Oggi vende la sua gente, domani vende la dignità propria”. “Evitare i licenziamenti!”, l’imperativo del Papa, che ha raccontato ancora una volta un episodio successo quasi un anno fa, durante una Messa a Santa Marta, quando un imprenditore era venuto a chiedere una grazia: “Sono al limite e devo dichiarare fallimento, questo significa che devo licenziare una sessantina di lavoratori, e non voglio, perché sento che licenzio me stesso”. “E piangeva, piangeva: quello è un bravo imprenditore, lottava e pregava per la sua gente, perché era la sua famiglia”.

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