Disabili: Cordella (Campus Biomedico Roma), “in tecnologie per l’assistenza mettere al centro la persona”

“La ricerca scientifica sta facendo enormi passi avanti nello sviluppo di tecnologie” per l’assistenza di persone disabili – circa un sesto della popolazione europea -, che siano in grado di supportarne “la mobilità, la comunicazione e l’esecuzione di attività di vita quotidiana”. Lo ha detto Francesca Cordella, ingegnere biomedico, ricercatrice in robotica medica ed industriale (Università Campus Biomedico, Roma), alla tavola rotonda in corso nella capitale nell’ambito del convegno di Scienza & Vita che si chiude oggi. In particolare, l’attenzione è volta all’integrazione “tra le capacità dell’utente e le tecnologie”; l’uomo “non è più un semplice utilizzatore della tecnologia, ma è al centro di essa. Le capacità residue degli utenti vengono quindi valorizzate andando ad utilizzare la tecnologia per lo svolgimento in autonomia delle attività quotidiane”. Diverse le attività di ricerca portate avanti dall’Unità di ricerca di robotica biomedica e microsistemi dell’Università Campus Bio-medico di Roma sui sistemi di interfacce multimodali, e sui dispositivi robotici per assistenza e sulla protesica.

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