Comunicazioni sociali: mons. Pichierri (Trani-Barletta-Bisceglie), “non sottacere la realtà, ma questa non può coincidere solo con il male”

“Tanta umanità vive in profondità il disagio, l’afflizione, il dolore, all’insaputa dei più. Di qui l’esigenza di un impegno suppletivo per ciascuno di noi ad intercettare il soffrire umano per infondere e comunicare speranza e fiducia. Non si tratta solo di porgere parole di conforto, ma di stare accanto, di prendersi cura, di adoperarsi perché l’indigenza sia arginata, con l’apporto indispensabile della politica, delle istituzioni, del dialogo tra i popoli”. Lo scrive l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Giovan Battista Pichierri, per la 51ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che sarà celebrata domenica 28 maggio. Citando Papa Francesco, Pichierri aggiunge che i cristiani devono partire dal Vangelo per decifrare la realtà. Giornalisti e operatori della comunicazione “non dovranno farsi prendere dalla logica del sensazionale – prosegue – che spesso coincide con le ‘cattive notizie’, di cui il Papa ne elenca alcune: guerre, terrorismo, scandali e ogni tipo di fallimento nelle vicende umane. Non è questo un invito a sottacere la realtà, ma questa non può esaurirsi e coincidere solo con il male e le sue manifestazioni”. “Vi confesso – conclude -, da parte del mio osservatorio, quello che vedo e sperimento nello svolgimento del mio ministero di pastore: quanto bene viene fatto da non pochi in quella parte dell’icerberg che non si vede e che non appare, nel silenzio senza che alcuno se ne accorge, che potrebbe essere motivo per costruire tante ‘buone notizie’! Basta calarsi un po’ nella complessità del vivere umano per accorgersene!”.

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