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Giornata comunicazioni sociali: mons. Viganò, “dal Papa un invito a raccontare la storia fatta di luci e ombre”

“Non si tratta di opporre a una logica della cattive notizie una logica, altrettanto forte ma di segno contrario, ovvero quella delle buone notizie. Se la prima è distante dalla realtà, la seconda la deforma. Quello del Papa, invece, è un invito a raccontare la storia fatta di luci e ombre, di peccato e grazia, muovendo sempre lo sguardo, l’intelligenza e il cuore del lettore o dello spettatore verso un orizzonte che, senza negare la drammaticità del presente, sa trovare o, almeno, intuire possibili percorsi di speranza”. Monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede commenta, intervistato dal Sir, il messaggio di Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il titolo del documento pontificio è “‘Non temere, perché io sono con te’ (Is 43,5). Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”. Viganò osserva ancora: “Il Santo Padre usa spesso immagini: sono più facilmente memorabili e aprono a una molteplicità di riflessioni. Da questo punto di vista, Francesco non solo si dimostra perfetto storyteller, ma annulla la distanza tra vita e rappresentazione, avvicinando gli interlocutori al suo mondo simbolico qualunque sia la loro provenienza e la loro estrazione. Perciò, arriva al cuore di tutti: è capace di squarciare il velo di distanza tra le persone, credenti e non, e di mettersi sulla soglia, in dialogo”.

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