G7 Taormina: messaggio del Consiglio ecumenico delle Chiese cristiane, “milioni di bambini soffrono la fame. Debellare la povertà”

“Le organizzazioni umanitarie e le Chiese aderenti al Cec, che operano sul campo, paventano la catastrofe”, scrive ai partecipanti del G7 a Taormina il Consiglio ecumenico delle Chiese cristiane, organizzazione con la quale la Chiesa cattolica collabora da tempo anche come membro a pieno titolo della commissione “Fede e costituzione”. 1,4 milioni di bambini dello Yemen, Somalia, Sud Sudan e Nigeria “senza un immediato aiuto rischiano di morire di fame”, allarma Cec ribadendo che nel mondo ormai 108 milioni di persone hanno bisogno di assistenza nutrizionale. Il messaggio ricorda l’impegno da parte dei Paesi industrializzati a debellare la povertà e la fame nel mondo entro il 2030, e fa notare che “mentre per una parte del mondo le cose stiano migliorando, per quelli che stanno male, vanno ancora peggio”. Descrivendo la drammatica situazione dei bambini non accompagnati che ogni giorno arrivano nel più grande campo per rifugiati di Bidi Bidi in Uganda (con quasi 300mila profughi) si sottolinea che i minori sono anche affetti da gravi malattie causate da denutrizione e mancanza di acqua. Cec chiede ai leader G7 di “ispirare tutti i governi affinché stiano insieme ai più vulnerabili” e rammenta che a fronte di 5 miliardi di dollari necessari per soddisfare i bisogni più urgenti finora siano stati sborsati solo 1,6 miliardi.

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