Egitto: attacco a bus copti. Com. Sant’Egidio, “far sentire la solidarietà di tutte le Chiese e dei credenti di tutte le religioni”

“Occorre, in questo difficilissimo passaggio storico, non lasciare soli i copti egiziani, far sentire la solidarietà di tutte le Chiese e dei credenti di tutte le religioni e percorrere ogni strada possibile per uscire al più presto da questa terribile spirale di violenza”. È quanto afferma la Comunità di Sant’Egidio a seguito dell’attacco terroristico ai danni dei passeggeri di un autobus in Egitto che trasportava cristiani copti verso il monastero di san Samuele il confessore, vicino alla città di Minya. “La Comunità di Sant’Egidio si stringe attorno alla Chiesa copta di Egitto, colpita da un nuovo, disumano, attacco, che ha provocato decine vittime, tra cui molti bambini”, si legge in una nota, nella quale si sottolinea che “è davvero l’espressione di una violenza cieca che ha come unico suo obiettivo seminare terrore e morte”. “Si trattava di pellegrini che pacificamente si dirigevano verso il santuario di Menyah, a sud della Capitale, semplici famiglie di fedeli”, osserva la Comunità di Sant’Egidio, aggiungendo che “come nella domenica delle Palme ad Alessandria e Tanta, come nel dicembre scorso al Cairo, sono state uccise persone innocenti e inermi, solo perché cristiane”. “In questo momento di dolore manifestiamo tutta la nostra vicinanza al patriarca Tawadros II e a tutta la sua Chiesa, radicata in quella terra dagli inizi del cristianesimo e parte integrante, a pieno titolo, della nazione egiziana”, conclude la nota.

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