Nuovi cardinali: mons. Rosa Chavez (El Salvador), “riconoscimento a Romero e alla Chiesa latinoamericana”

Ha dedicato la nomina a monsignor Romero: “Ho visitato il suo sepolcro e ho pregato in ginocchio perché mi accompagni in questa nuova tappa della mia vita pastorale”. A parlare, in una intervista al Sir, è uno dei cinque cardinali appena nominati da Papa Francesco: mons. Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador (El Salvador), amico e collaboratore dell’arcivescovo e beato Oscar Arnulfo Romero.  “Ho ricevuto la notizia domenica, alle 5 del mattino – racconta -. Mi ha chiamato un amico dalla Spagna, poi mi ha telefonato l’ambasciatore della Santa Sede per felicitarsi. Ero sconcertato, sono rimasto in silenzio a lungo. Pensavo fosse uno scherzo. Invece mi hanno detto che era vero, che il Papa aveva pensato a me. Sono totalmente sorpreso. E’ stata una notizia del tutto inattesa”. Mons. Rosa Chávez è anche presidente della Caritas per l’America Latina e i Caraibi e della Caritas nazionale, per cui “tanti preti e vescovi – dice – credono che questa decisione del Papa sia un riconoscimento alla Chiesa latinoamericana, una Chiesa speciale e ispiratrice per il mondo”. A suo avviso in America Latina “serve oggi una Chiesa in uscita”, con “una missione di evangelizzazione a partire dai poveri”, “chiave per evangelizzare”. Sul processo di canonizzazione del beato Romero ancora in corso dice:Sono sicuro che la storia dirà che il Papa aveva ragione. Dobbiamo preparare il popolo salvadoregno alla grazia della canonizzazione, dobbiamo meritarcela. Un popolo che pensi alla sua testimonianza, al suo insegnamento e cerchi la sua intercessione. Questa è la strada per arrivare alla pace tanto desiderata”. Ma per la santità, precisa, “dobbiamo rispettare i tempi. La commissione medica, poi i teologi e i cardinali devono riconoscere il presunto miracolo inviato a Roma. Certamente non sarà quest’anno”.

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