Convegno Camillianum: Zak (Pul), “rivalutazione di Lutero pone domande importanti all’interno della Chiesa cattolica”

Una “evidente rivalutazione di Lutero pone domande importanti all’interno della Chiesa cattolica”. Lo ha affermato Lubomir Žak, titolare della cattedra di introduzione alla Teologia e Storia della teologia presso la Pontificia Università Lateranense, nel suo intervento al Convegno ecumenico “Nella malattia e nella sofferenza le Chiese sono più vicine (a 500 anni dalla riforma di Lutero)”, in corso all’Istituto internazionale di Teologia pastorale sanitaria “Camillianum” di Roma. “Il dialogo tra cattolici e luterani non è solo post-conciliare”, ha precisato Žak in apertura, ricordando che nel 1983 il dialogo portò per la prima volta a parlare di Lutero come “testimone del Vangelo”, rivalutando la sua “insistenza sulla sola scrittura, che tradizionalmente disturbava il cuore cattolico”, ma nella quale va invece visto “il riconoscimento della Chiesa antica in armonia con la scrittura”. La dichiarazione ecumenica di quell’anno “ci dice che – ha ricordato il professore – la teologia del riformatore ha anticipato il Vaticano II e che i documenti del Concilio contengono le sue stesse preoccupazioni: dall’insistenza sulla Sacra Scrittura alla necessità di un rinnovamento continuo”. C’è poi il testo “Dal conflitto alla comunione” del 2013, dove si intende fare “un ulteriore passo in avanti nella rivalutazione di Lutero”, anche “con la consapevolezza che gli stessi papi si sono espressi positivamente a proposito del riformatore e della sua cattolicità”. “Un documento ricco ed ampio – ha ricordato Žak – molto letto in questi anni”. “Fondamentale è aprire un dialogo tra i cattolici – ha concluso – con un processo teologico dove si danno nomi giusti alle realtà, valutando i giudizi del passato e comprendendo se sono o meno giusti. Un atto coraggioso, perché il processo di guarigione è essere coraggiosi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy