“Davvero, nella malattia e nella sofferenza le Chiese sono più vicine”. A conclusione del suo intervento, mons. Enrico dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense (Pul), ribadisce il tema del convegno ecumenico  “Nella malattia e nella sofferenza le Chiese sono più vicine (a 500 anni dalla riforma di Lutero)”, inaugurato questa mattina a Roma, presso l’Istituto internazionale di teologia pastorale sanitaria Camillianum al quale ha partecipato. “Le parole di Papa Francesco – osserva – hanno certamente un evidente e coraggioso peso” nel rispetto e nell’“avvicinamento alla comunità luterana, e vale la pena segnalarne i nuclei positivi”. Nel sottolineare il desiderio di riforma di Lutero e l’importanza che tra cattolici e cristiani di altre confessioni prevalga, pur nel “reciproco rispetto della diversità” l'”amore fraterno”, dal Covolo richiama la “perfetta continuità” della “visione” di Papa Francesco con quella di “san Giovanni XXIII e di tutta l’impostazione magisteriale seguente al Concilio con il beato Paolo VI, Giovanni Paolo I, san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”. “In effetti – conclude – stando alle riflessioni di papa Francesco, le Chiese si fanno più prossime (tra di loro e al mondo) quando si danno da fare insieme, soprattutto per la gente che soffre. Davvero, nella malattia e nella sofferenza le Chiese sono più vicine”.