Papa Francesco: Faggioli (storico), “il suo mondo è una città e non una frontiera da conquistare”

“Papa Francesco e Trump hanno una visione diversa del ruolo dell’Europa. Francesco è un europeista, Donald Trump un antieuropeista. La sua America first si ritrova nella retorica imperante presso il cattolicesimo americano conservatore, che vede l’Europa come l’antimodello dal punto di vista demografico, militare, morale e ambientale”. Lo ha affermato Massimo Faggioli, docente di storia del cristianesimo alla Villanova University (Philadelphia), durante la tavola rotonda dal titolo “L’atlante di Papa Francesco”, che si è svolta questo pomeriggio nella sede de “La Civiltà Cattolica”, a Roma, parlando dell’incontro tra il Papa e il presidente statunitense in programma mercoledì prossimo. Faggioli ha indicato gli attori che hanno un ruolo nell’atlante di Trump: i militari, gli amministratori delegati e l’evangelicalismo bianco americano: “Ci sono alcune azioni del pontificato di Francesco che hanno creato problemi al cattolicesimo americano – ha spiegato -. Anzitutto, questo pontificato non si può inquadrare in uno schema etnico o razziale chiaro. Per i cattolici o gli evangelici degli Stati Uniti, Papa Francesco non è un bianco né affronta la questione razziale in maniera identitaria, cosa che è parte di un codice culturale nel Nord America. Questo va al cuore del problema di una Chiesa americana polarizzata, non più soltanto per linee ideologiche ma per linee etniche, razziali e geografiche – ha aggiunto -. Il mondo di Francesco è una città e non una frontiera da conquistare e presidiare militarmente che è parte dell’immaginario americano. La sua non è la mentalità del colonizzatore che arriva per restare”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy