Vaccini a scuola: via libera del Cdm al decreto. Dodici diventano obbligatori

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha approvato oggi un decreto legge contenente misure urgenti in materia di prevenzione vaccinale. Il decreto, si legge in un comunicato di Palazzo Chigi, “è diretto a garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica con particolare riferimento al mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale, superando l’attuale frammentazione normativa”. Il provvedimento estende anzitutto il novero delle vaccinazioni obbligatorie in coerenza con il Piano nazionale di prevenzione vaccinale, portandole da quattro a dodici. Si tratta di anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatitica B; anti-pertossica; anti Haemophilus influenzae tipo B; anti-meningoccocica B; anti-meningoccocica C; anti-morbillosa; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. che potranno essere omesse o differite solo in casi particolari quali ad esempio l’accertato pericolo per la salute.

Per assicurare l’adempimento dell’obbligo di vaccinazione, il decreto prescrive specifici adempimenti con riferimento all’iscrizione ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia (0-6 anni), pubblici e privati, i cui responsabili saranno tenuti, ai fini dell’iscrizione, a richiedere ai genitori la presentazione della documentazione comprovante l’effettuazione delle predette vaccinazioni. La mancata presentazione di questa documentazione comporta il rigetto della domanda di iscrizione. Inoltre, sempre per rendere cogente l’obbligo di vaccinazione, il decreto eleva le sanzioni ammnistrative pecuniarie attualmente previste per la sua violazione, che saranno applicabili per ciascun anno dell’intero percorso della scuola dell’obbligo. Dettate infine disposizioni transitorie per consentire un ordinato passaggio al nuovo sistema di vaccinazioni obbligatorie.

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