Diocesi: Spoleto-Norcia, lunedì 22 maggio il card. Layolo presiede il pontificale per santa Rita da Cascia

In occasione della festa liturgica di Santa Rita da Cascia, il cardinale Giovanni Layolo, presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, presiederà lunedì 22 maggio alle 11 sul sagrato della Basilica a Cascia il solenne pontificale concelebrato dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. Seguirà la Supplica a santa Rita e la benedizione delle rose. Come da tradizione, la festa di santa Rita è caratterizzata anche dal “Riconoscimento internazionale Santa Rita” che – si legge in una nota “viene concesso ad alcune donne che hanno sperimentato le virtù dell’umile donna di Roccaporena, come ad esempio il perdono”. Sabato 20 maggio, alle 21 presso la sala della Pace si svolgerà la presentazione del Riconoscimento, con la partecipazione della conduttrice televisiva Francesca Fialdini. Il “Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2017” verrà poi consegnato domenica 21, alle 17.30 in Basilica, a quattro donne: Federica Lisi, moglie del giocatore di pallavolo Vigor Bovolenta morto nel 2012, “per il suo esempio di donna e madre che rinasce nell’amore per la famiglia e per la vita”; Antonella Leardi, “per aver perdonato l’uccisore del figlio e per contribuire a spargere i semi della pace e del dialogo tra i giovani attraverso l’associazione ‘Ciro Vive’”; Anna Montebruno, “per aver perdonato colui che ha investito la figlia Maria uccidendola e per il suo spirito volto alla ricerca del dialogo e del servizio al prossimo”; Luciana Mosciatti, “per aver perdonato il ragazzo che ha causato la morte del figlio in un incidente stradale e per il suo esempio di vita cristiana nella famiglia e nella comunità parrocchiale”. Mosciatti è stata proposta dall’arcivescovo Boccardo perché, con il marito Domenico, sono riusciti “a leggere la tragica esperienza della morte del figlio con una luce diversa: il dolore e il vuoto lasciato dalla mancanza fisica di Luca sono stati attenuati dalla sua presenza viva nei loro cuori e grazie alla fede, hanno perdonato il ragazzo che ha causato l’incidente, anche se lui non si è fatto ancora presente”.

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