Diocesi: mons. Pennisi (Monreale), “educare” e “rilanciare la famiglia come luogo d’amore”

“Educare” e “rilanciare la famiglia come luogo d’amore”. E’ questa, per mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e delegato della Conferenza episcopale siciliana per l’educazione cattolica, la scuola e l’università”, la “ricetta” per proteggere i giovanissimi dalle insidie del web, in particolare la diffusione di materiale pornografico, la navigazione in siti hard, la scambio di immagini e messaggi erotici via smartphone. A conclusione del seminario di formazione “Consapevolezza e responsabilità’ nell’epoca dell’onnipresenza di internet e delle reti sociali: minaccia nella vita quotidiana” tenutosi a Monreale, il presule richiama le “conseguenze positive e negative” della rete “sullo sviluppo psicologico, affettivo, morale e sociale delle persone”. Tra queste ultime, “la diffusione di materiale pornografico che crea dipendenza” di cui fanno le spese soprattutto “gli adolescenti che passano sempre più tempo navigando fra siti hard”. “Allarmante” la facilità con cui “i ragazzini dicono di inviare e ricevere messaggi erotici via cellulare, Skype o email. Si rischiano di creare dipendenze come quelle dalla droga, dall’alcol e dal gioco d’azzardo”. “Nei ragazzi – osserva Pennisi – la percezione dei pericoli e delle conseguenze delle proprie azioni sul web è molto bassa”, ma “la via d’uscita non può passare solo attraverso l’attivazione dei cosiddetti filtri”. La soluzione “passa dall’ educare, dal rilanciare la famiglia come luogo d’amore”. E questo, avverte il presule,  “richiede agli adulti innanzitutto di stare con i figli, di essere significativi” per trasmettere loro “un sistema di valori e una visione della vita in cui la sessualità e il proprio corpo” assumano “un significato equilibrato.

 

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