Rapporto Istat: famiglie con almeno uno straniero hanno le peggiori condizioni economiche

Nel rapporto Istat 2017 il gruppo composto da famiglie in cui almeno uno dei componenti è uno straniero è quello che presenta le peggiori condizioni economiche in base al reddito, con uno svantaggio di circa il 40% rispetto alla media nazionale. E questo nonostante il fatto che, per titolo di studio della persona di riferimento, questo gruppo è secondo soltanto alla classe dirigente e alle famiglie degli impiegati. Vi rientrano 1,8 milioni di nuclei (7,1% del totale) corrispondenti a 4,7 milioni di individui (7,8% del totale). In oltre un caso su tre si tratta di persone sole o di coppie senza figli. E’ il gruppo più giovane, in quanto l’età media della persona di riferimento è 42,5 anni. Oltre la metà di queste famiglie si trova in condizione di rischio di povertà o esclusione sociale e il 27,2% in stato di grave deprivazione. Le famiglie a basso reddito di soli italiani sono costituite per oltre il 90% da coppie con figli e sono relativamente numerose (4,3 componenti in media). Ecco perché pur rappresentando il 7,5% del totale dei nuclei (1,9 milioni) comprendono il 13,6% degli individui (8,3 milioni). La persona di riferimento ha in media 45,5 anni, un titolo di studio basso (media inferiore per il 54%) e fa l’operaio i sei casi su dieci. Il reddito familiare è inferiore di circa il 30% alla media nazionale, ma all’interno del gruppo ci sono notevoli differenze. La quota di persone a rischio povertà è molto elevata: 33,3%. Una persona su cinque è in condizioni di grave deprivazione. La distribuzione di questi due gruppi è speculare: il primo è presente soprattutto nelle regioni del Centro-Nord, il secondo nel Mezzogiorno.

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