“Siamo addolorati per questa vicenda che racconta di una speculazione sulla pelle dei più deboli. Attendiamo fiduciosi gli approfondimenti della magistratura, alla quale confermiamo stima e massima disponibilità alla collaborazione, ma non abbiamo bisogno di aspettare le sentenze per ribadire quella che già da tempo è la posizione della Chiesa calabrese nei riguardi delle mafie: nessuna possibilità di confusione, ma al contrario netta e radicale antitesi”. A scriverlo, dopo le vicende legate all’operazione di polizia che ha smantellato la cosca Arena e ha visto il coinvolgimento di un sacerdote, è mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza episcopale calabra. “Dove c’è Vangelo non possono esservi mafiosi o interessi comunque criminali – scrive il presule -. Una diversità netta, palese, incarnata fino al martirio da un prete da prendere a riferimento: padre Pino Puglisi. Un modello di vita e di comportamento pastorale, di cui fra qualche giorno si celebrerà l’anniversario della beatificazione e che in quest’ora particolare sta ad indicare – in particolare ai sacerdoti, anche se non solo a loro – quale debba essere la strada da seguire. La strada della coerenza, dell’umiltà, dell’onestà, della pastorale evangelica. Una strada dalla quale, per quanto ci riguarda, non intendiamo e non vogliamo deviare”.