Migrazioni: Avramopoulos (Commissione), su ricollocamenti Stati inadempienti. I casi di Ungheria, Polonia, Repubblica ceca

(Strasburgo) I numeri possono essere letti con occhiali differenti e il bicchiare, si dice, può apparire mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda dei punti di vista e delle aspettative. Ma la relazione diffusa oggi dalla Commissione europea, al di là delle stesse interpretazioni “benevole” dell’Esecutivo, parla chiaro: i Paesi Ue avrebbero dovuto “ricollocare” da Italia e Grecia 160mila profughi, eppure il conto si ferma a 18.418. In teoria il piano di ricollocamenti dovrebbe chiudersi a fine settembre, per cui le aspettative di mantenere gli impegni sono assai modeste. “I risultati conseguiti finora dimostrano che se ci sono la volontà e la determinazione degli Stati membri la ricollocazione può funzionare. Il successo del meccanismo di ricollocazione non può dipendere solo da alcuni Stati membri. La solidarietà in termini giuridici, politici e morali non può essere interpretata in modi diversi”, afferma Dimitris Avramopoulos, commissario responsabile per la migrazione. “Esorto quindi gli Stati membri che hanno sistematicamente omesso di rispettare i propri obblighi a cominciare ad adempierli immediatamente”. Per la precisione, al 12 maggio erano state eseguite in tutto 18.418 ricollocazioni, di cui 5.711 dall’Italia e 12.707 dalla Grecia. L’Italia deve però “garantire che tutte le persone ammissibili alla ricollocazione siano registrate”, ovvero identificate.
Nella relazione si legge ancora: “Sebbene la maggior parte degli Stati membri sia ormai attiva e assuma impegni e effettui ricollocazioni regolarmente, l’Ungheria, la Polonia e l’Austria rimangono gli unici Stati membri che non hanno ancora ricollocato nessuna persona, in violazione dei loro obblighi giuridici, degli impegni assunti verso la Grecia e l’Italia e del principio di equa ripartizione delle responsabilità”. L’Austria tuttavia si è formalmente impegnata a ricollocare 50 persone dall’Italia. Inoltre, la Repubblica ceca non è stata attiva nell’ambito del meccanismo da quasi un anno.

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