Il Treno dei bambini: card. Ravasi, i piccoli “testimoni per gli adulti della necessità di custodire il Creato”

I bambini “devono diventare testimoni per gli adulti della necessità di custodire il Creato”. Ne è convinto il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha presentato oggi la quinta edizione del “Treno dei bambini”, l’iniziativa, promossa dal Cortile dei Gentili in collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane, che il 3 giugno porterà in Vaticano 400 bambini provenienti dalle zone terremotate del Centro Italia. L’evento, che avrà il suo clou nell’incontro con Papa Francesco, “è centrato sulla figura del bambino che – ha spiegato il card. Ravasi – ha una sensibilità straordinaria nel riuscire a vivere e ad elaborare più dell’adulto le esperienze spesso tragiche e può insegnare molto agli adulti stessi”. “Sul terremoto si è detto tutto, c’è l’impegno della politica e della società, forse ora bisognerebbe iniziare a considerare i fenomeni naturali come componenti esistenziali e non come accidenti esterni”, ha sottolineato il presidente del dicastero vaticano evidenziando che “non è vero che le catastrofi sono inevitabili, ma in molti casi possono essere superate attraverso la scienza e la conoscenza”.
“La presenza del Papa, che ha accettato con entusiasmo e si diverte molto con i ragazzi, è importante anche per far alzare il discorso verso temi alti”, ha aggiunto il card. Ravasi per il quale questa iniziativa rappresenta dunque “un’iniezione di speranza, oltre che una spina nel fianco degli adulti perché imparino che non è importante solo curare le ferite, ma è necessario creare, perfino attraverso il gioco, i simboli, una apertura di orizzonti, la speranza che è strutturale al bambino”.

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