Finanze vaticane: Rapporto Aif, trasmessi 22 rapporti sospetti al promotore di Giustizia vaticano, 837 scambi di informazione a livello internazionale

Nel 2016, l’Aif (Autorità di informazione finanziaria) ha trasmesso 22 rapporti su potenziali casi di riciclaggio – su 207 segnalazioni di attività sospette ricevute – all’Ufficio del promotore di Giustizia presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. È quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Aif, presentato oggi presso la Sala Stampa della Santa Sede. “Ciò non implica necessariamente che si siano 22 soggetti potenziali riciclatori nello Stato della Città del Vaticano”, ha precisato Tommaso Di Ruzza, direttore dell’Aif, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Ogni comunicazione che l’Aif fa al promotore di Giustizia è un rapporto, un caso, suscettibile poi di potenziali approfondimenti investigativi”, ha proseguito: “Anche i tentativi di riciclaggio sono attività segnalate, ma anche qui si tratta di un reato presupposto”. “Vigiliare non solo sulla trasparenza, ma anche sull’integrità delle transazioni riconducibili alla Santa Sede”, il compito dell’Aif relativo allo Ior, nei confronti del quale è stata fatta “una verifica rafforzata di tutta la clientela”. L’altro dato saliente del Rapporto Aif relativo al 2016, la crescita dello scambio di informazioni a livello internazionale: 837 nell’anno appena trascorso, di cui 721 su richiesta dell’Aif e 116 su richiesta di controparti estere, con un incremento complessivo del 220%. Di riforma come “work in progress”, ma che ha già raggiunto, come si evince dal Rapporto, risultati significativi ha parlato il presidente dell’Aif, René Brülhart, che – come il direttore – ha ricordato il contributo fondamentale dato dal cardinale Nicora, primo presidente dell’Aif recentemente scomparso, a questo processo.

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