Cristiani perseguitati: dibattito al Parlamento Ue. Mogherini, “non devono essere lasciati soli”. Convivenza pacifica è possibile

(Strasburgo) Tra le “azioni” Ue – descritte da Federica Mogherini a Strasburgo durante il dibattito in emiciclo sui cristiani perseguitati in Medio Oriente – per la tutela delle minoranze religiose, e in particolare dei cristiani, figura anzitutto l’azione “per la difesa della libertà di religione e di credo a tutti i livelli” e quindi a partire dalla promozione dei diritti fondamentali. Mogherini ha ricordato che questi gruppi minoritari e perseguitati “non devono essere lasciati soli”, anche mediante il sostegno finanziario alle comunità, ad esempio in Iraq, affinché non debbano abbandonare la loro terra e a organizzazioni della società civile che operano per la convivenza delle fedi e la protezione delle minoranze. Mogherini ha poi raccontato di numerose situazioni in cui musulmani e cristiani “vivono assieme in pace” nonostante il difficile contesto mediorientale, “segno che la convivenza pacifica è possibile” ed è una ricchezza per la società locale. Dopo Mogherini, il dibattito in aula ha visto numerosi interventi tutti sostanzialmente volti a denunciare le violenze subite dai cristiani in Siria e in diversi altri Paesi, con la necessità di intervenire con maggiore decisione, mediante pressioni politiche e diplomatiche e aiuti umanitari. Alcuni deputati hanno denunciato pregiudizi, in Medio Oriente ma anche in Europa, contro i cristiani, tali da indebolirne la posizione e rendendoli oggetti di attacchi di vario genere.

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