Servizio civile: Cnesc, “chiarire la posizione su obbligo o volontarietà”

“Siamo grati anche alla ministra Pinotti per aver sollecitato l’ampliamento del servizio civile a tutti i giovani che vogliono farlo”. Lo afferma oggi la Consulta nazionale enti di servizio civile (Cnesc) a proposito delle dichiarazioni della ministra della difesa, Roberta Pinotti, su una qualche forma di servizio civile obbligatorio. “In questi 15 anni – rileva la Cnesc – solo 400.000 giovani, sul milione che ha fatto domanda, hanno potuto svolgerlo a causa della carenza di fondi messi a disposizione. Un giovane costa allo Stato per un anno di servizio 5.300 euro. La risposta dovrebbe arrivare mediante l’attuazione del Servizio civile universale, il cui decreto è stato appena licenziato, su base volontaria”. Cnesc si chiede se ci siano, “invece, minacce che spingono al ritorno alla leva obbligatoria, civile e militare”.  Nel caso, precisa, “sarebbe bene conoscerle e discuterne”. “Chiarita la posizione su obbligo o volontarietà – sottolinea  -, accogliamo pienamente la sfida di rendere complementari il servizio civile e quello militare, per una comune difesa della patria”, visto il servizio civile ha tra le finalità “la difesa civile e non armata, assieme al dovere di partecipazione sociale e civica”. Cnesc auspica che “questo richiamo del ministro della Difesa venga messo alla base della definizione della programmazione triennale, uno degli architravi della ambiziosa legge del Servizio civile universale”.

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