Comunicazione: Premio Paoline a Beppe Fiorello “per la scelta etica nelle storie da raccontare”

“Dò carne e ossa alle parole, trasformo le notizie in personaggi”. Con queste parole Beppe Fiorello, attore e produttore cinematografico, ha commentato il “Premio Paoline Comunicazione e Cultura Onlus 2017” che gli è stato conferito oggi al termine dell’incontro “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”, organizzato dall’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato di Roma con Paoline Comunicazione e cultura Onlus. “Osservo la realtà e le notizie per trasformarle, dando un volto, una voce, una personalità, e assumendomi una grande responsabilità”, ha aggiunto Beppe Fiorello sottolineando che “solitamente i miei eroi non vincono, ma lasciano dietro di sé scie luminose”. Il Premio è andato all’attore “per la sua scelta etica nelle storie da raccontare”. “Attraverso l’arte del cinema – recita la motivazione – ha rappresentato i grandi cittadini del nostro tempo, uomini comuni che hanno vissuto un forte impegno civile e religioso. Inoltre si batte sempre per la verità, schierandosi dalla parte degli ultimi”. “L’arte è la forma più nobile di comunicazione e il Papa, nel suo Messaggio ci invita a cambiare mentalità, a fare comunicazione in modo nuovo”, ha osservato don Walter Insero, direttore dall’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Roma, che ha invitato i presenti a rivolgere lo sguardo all’installazione artistica “Nome e cognome” di Gianni Dessì, sospesa all’interno della Chiesa degli artisti che ha ospitato l’evento.

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