Fatima: mons. Marto (vescovo) a Papa Francesco, “grazie per essere venuto tra noi come pellegrino”

L'Osservatore Romano (www.photo.va) / SIR)

“È una gioia immensa darvi il benvenuto in questo santuario, dove pulsa il cuore materno del Portogallo: Salve, Santo Padre! Benvenuto a Fatima! Siete a casa vostra!”. È il saluto di monsignor Antonio Marto, vescovo di Leiria-Fatima, al Papa, al termine della Messa celebrata oggi per la canonizzazione dei due pastorelli, Francesco e Giacinta Marto, i primi due santi bambini non martiri della storia della Chiesa. “In questo mio breve saluto vi porto l’abbraccio e l’affetto di tutto il popolo cattolico del Portogallo e di tanti uomini e donne di buona volontà che vi vogliono bene”, ha assicurato il vescovo: “Ognuno ha i propri occhi fissi su Papa Francesco come una voce profetica chiaramente udibile sulla scena mondiale, piena di pericoli e paure, e in grado di abbattere muri di separazione, di costruire ponti d’incontro tra gli uomini e i popoli, di essere la voce di coloro che non l’hanno – i poveri, i sofferenti e gli scartati -, di aprire vie di speranza e di pace, di portare la gioia e l’amore di Dio, la gioia del Vangelo ad ogni creatura, in qualsiasi condizione si trovi. Grazie per la vostra testimonianza, Santo Padre, che ci tocca così profondamente!”. “Vogliamo ringraziarvi in particolare per essere venuto fra noi come pellegrino”, ha proseguito Marto citando il motto della visita: “E siete qui con noi, pellegrino tra i pellegrini giunti da tutto il mondo, in quest’assemblea della Chiesa pellegrina, della Chiesa viva, santa e peccatrice, allo scopo di celebrare il ringraziamento per il centenario delle apparizioni della Vergine Maria e per il suo messaggio di grazia, di misericordia e di pace che, cento anni fa, è partito da qui verso tutto il mondo per mezzo di tre bambini, i pastorelli di Fatima. E anche ringraziare il Signore per le piccole e grandi meraviglie di grazia che Egli ha compiuto in Maria e attraverso il suo messaggio nel corso di questi cento anni, in tante storie di pellegrini devoti, in frutti di conversione, di riconciliazione, di santità, di comunione, di pace”. “Come si potrebbe celebrare questo centenario senza la presenza del Papa, quando l’affetto e la preghiera per Lui sono parte del messaggio che assicura l’appoggio della Madre della Chiesa alla Chiesa pellegrina in mezzo alle persecuzioni e al suo Pastore universale?”, si è chiesto il vescovo: “Fatima, la Chiesa e il Portogallo, tutti i pellegrini del mondo intero vi sono grati, Santo Padre, perché avete voluto condividere con noi questo momento alto nella celebrazione del centenario delle apparizioni. Perciò vogliamo dirvi tutti insieme in coro: Grazie mille, Papa Francesco! Grazie mille! Non vi dimenticheremo mai!”.

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