Fatima: card. Parolin, da Maria “consolazione e speranza per l’umanità in guerra e la Chiesa sofferente”

“Come mamma preoccupata per le tribolazioni dei figli”, Maria “è apparsa qui con un messaggio di consolazione e di speranza per l’umanità in guerra e per la Chiesa sofferente: ‘Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà’”. Lo ha ricordato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nell’omelia della Messa celebrata ieri sera dopo il saluto ai fedeli e la recita del Rosario guidata dal Papa. “Abbiate fiducia! Alla fine, vinceranno l’amore e la pace, perché la misericordia di Dio è più forte della potenza del male. Ciò che sembra impossibile agli uomini, è possibile a Dio”, la sintesi delle apparizioni della “Signora”, che “ci invita ad arruolarci in questa lotta del suo Figlio divino, in particolare con la recita quotidiana del Rosario per la pace nel mondo”. “Anche se tutto dipende da Dio e dalla sua grazia, bisogna agire come se tutto dipendesse da noi, chiedendo alla Vergine Maria che il cuore delle persone, il focolare delle famiglie, il cammino dei popoli e l’anima fraterna dell’intera umanità siano a lei consacrati e posti sotto la sua protezione e guida”, ha detto Parolin: “Lei vuole gente che le si affidi! Alla fine, quello che dovrà vincere la guerra è un cuore: il Cuore della Madre otterrà la vittoria, alla testa di milioni di suoi figli e figlie”. “Questa sera, rendiamo grazie e lode alla Santissima Trinità per l’adesione di tanti uomini e donne a questa missione di pace affidata alla Vergine Madre”, l’esortazione del cardinale: “Dall’oriente all’occidente, l’amore del Cuore Immacolato di Maria ha conquistato un posto nel cuore dei popoli come sorgente di speranza e consolazione. Si è radunato il Concilio Ecumenico Vaticano II per rinnovare il volto della Chiesa, presentandosi sostanzialmente come il Concilio dell’amore. La gente, i vescovi, il Papa non rimasero sordi alle richieste della Madre di Dio e degli uomini: a Lei è stato consacrato il mondo intero. Ovunque si formano gruppi e comunità credenti che, risvegliandosi dall’apatia di ieri, si adoperano adesso per manifestare al mondo il vero volto del cristianesimo”.

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