Diocesi: Padova, martedì si presentano i “canoni penitenziali”

Quattro corposi volumi, duemila pagine rigorosamente in latino, pubblicati dalle Edizioni Orientalia Christiana – Valore italiano editore, nella collana Kanonika, con il numero 24: sono i “Canones Poenitentiales Ioanne Andrea Di Donna presbitero Patavino Curante (Canoni penitenziali a cura di Gianandrea Di Donna, presbitero patavino)”, la cui pubblicazione offrirà l’occasione, nei prossimi giorni, della presenza a Padova del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, per una riflessione sulla penitenza nella vita della Chiesa in prospettiva teologica-pastorale. “L’opera di alto valore scientifico, frutto di 21 anni di lavoro, rappresenta – si legge in una nota – un unicum per l’elaborazione di una teologia liturgico-canonica; è stata realizzata dal presbitero padovano, don Gianandrea Di Donna, docente di liturgia in Facoltà teologica del Triveneto, membro della Consulta dell’Ufficio liturgico nazionale della Conferenza episcopale italiana e responsabile della Commissione per la Liturgia della Conferenza episcopale triveneta”.

I “Canoni penitenziali” saranno presentati in anteprima alla stampa martedì 16 maggio, alle ore 12.15, in sala Bachelet (Casa Pio X, via Vescovado 29 a Padova). Ma cosa sono i Codici penitenziali? I libri penitenziali – veri e propri “tariffari” per i confessori – nascono nel Medioevo e vennero utilizzati almeno fino al Concilio di Trento, come strumento per determinare la penitenza rispetto ai peccati compiuti, declinati secondo le circostanze. Questi codici hanno avuto forte rilievo sia nello sviluppo del diritto penale canonico sia in quello secolare.

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