Diocesi: mons. Catella (Casale Monferrato), “l’uomo non è fatto per essere schiavo del lavoro ma per sperimentare nel riposo la libertà”

“L’uomo non è fatto per essere schiavo del lavoro ma per il settimo giorno, il giorno nel quale può sperimentare nel riposo la libertà”. Lo ha affermato questa mattina il vescovo di Casale Monferrato, mons. Alceste Catella, presiedendo nella cappella dell’Istituto Sacro Cuore di Casale, la celebrazione eucaristica con il mondo del lavoro. “L’uomo – ha rilevato il vescovo – non può vivere rapporti e relazioni di sudditanza, di macchinizzazione ma deve poter vivere rapporti liberi, deve sperimentare cioè la libertà che è il senso ultimo, intimo e profondo dell’uomo”. “Al centro dell’evangelizzazione, dell’annuncio della fede cristiana sta la persona umana”, ha ricordato mons. Catella, sottolineando che “proprio per questo il cristianesimo si interessa del lavoro. Non per motivi economicistici e neppure organizzativi del lavoro, ma perché il lavoro è uno degli elementi costitutivi e fondamentali della dignità della persona”. “Non far di tutto perché vi sia lavoro è disprezzo della persona umana”, ha ammonito, “perché la persona umana privata della possibilità di lavoro perde la sua dignità, il rispetto di se stessa, si chiude nel suo disagio, e la sua famiglia come la società ne vanno di mezzo”. “Non tutti i modi di organizzare il lavoro e i rapporti tra i vari fattori del lavoro rispettano la dignità dell’uomo”, ha proseguito, osservando che “la considerazione del lavoratore come macchina, come puro esecutore, come colui che deve per forza accettare il lavoro, perché ricattato da un determinato sistema, è peccato”.

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