“Uno di noi”: Roma, domani Tajani riceve petizione di 3000 esperti che chiedono a Europa di non finanziare attività che distruggono embrioni umani

Domani 12 maggio nella sede della Rappresentanza del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre, 149, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, riceverà la petizione di 3.000 esperti italiani nel campo della medicina e della giustizia, che chiedono all’Europa di non finanziare più attività che distruggono embrioni umani. La richiesta degli esperti si fonda sulla loro testimonianza che “ogni vivente della specie umana fin dal concepimento è uno di noi”. La petizione si collega alla precedente iniziativa dei cittadini europei denominata “uno di noi”, che fu sottoscritta da quasi 2 milioni di persone di tutti gli Stati membri dell’Ue ma che la Commissione esecutiva di Bruxelles nel 2014 non ha voluto prendere in considerazione.
La consegna di una prima parte delle adesioni alla petizione di esperti che intende riaprire anche la richiesta di 2 milioni di cittadini avviene in corrispondenza con la festa dell’Europa (9 maggio), per segnalare simbolicamente che il superamento dell’attuale crisi del processo di integrazione europeo esige che siano ravvivate le origini del percorso e quindi in primo luogo il riconoscimento della dignità umana, sempre egualmente grande fin dal primo inizio della vita nel concepimento.

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