Afghanistan: Roma, 13 maggio convegno sull’esperienza intercongregazionale di accoglienza di minori disabili a Kabul

Niente crocifissi né abiti religiosi, ma da 13 anni un gruppo di religiosi e religiose opera a Kabul per aiutare i bambini con gravi disabilità. A fare il punto sulla singolare esperienza intercongregazionale di accoglienza ed integrazione di minori disabili del Centro Diurno Pbk nella capitale dell’Afghanistan sarà il convegno “Un arcobaleno a Kabul” in programma sabato 13 maggio (dalle 9,30 alle 14,30) nella Sala capitolare “Giovanni Spadolini” della basilica Santa Maria sopra Minerva a Roma. “Una realtà – spiega padre Wladimiro Bogoni, presidente dal 2010 dell’Associazione Pro Bambini di Kabul – che vuole contribuire a promuovere un nuovo atteggiamento per l’affermazione della dignità umana ed essere semplice segno di speranza e seme di carità, testimonianza della presenza profetica della vita religiosa Intercongregazionale in una terra, come l’Afghanistan, chiamata a diventare un angolo del Regno di Dio”. In programma in apertura il saluto di padre Luigi Gaetani e madre Regina Cesarato, presidenti Cism e Usmi, la testimonianza di fratel Carlo Fondrini, guanelliano. In collegamento in diretta via skype le suore della Comunità intercongregazionale. A seguire gli interventi, tra gli altri, di p. Alessandro Perrone, officiale della Congregazione degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica, di mons. Paolo Lojudice, vescovo incaricato del Centro di cooperazione missionaria tra le Chiese del Vicariato di Roma, di mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, di Paolo Beccegato, vice direttore vicario dell’area internazionale di Caritas Italiana, del generale Gaetano Zauner, delle Forze Armate Italiane. L’Associazione Pbk è nata dal grido di Giovanni Paolo II la notte del Natale 2001 “Salvate i Bambini di Kabul” raccolto da don Giancarlo Pravettoni, guanelliano, che lo condivise con tante istituzioni dando vita al Pbk. 14 gli Istituti femminili e maschili coinvolti. Così nel novembre 2004 dopo otto mesi di preparazione linguistica, culturale, psico-pedagogica, sanitaria, carismatico-spirituale arrivano a Kabul le prime quattro suore: due pakistane, delle Domenicane di Santa Caterina da Siena, una polacca delle Suore Francescane Missionarie di Maria ed una italiana dell’Istituto internazionale delle Suore di Santa Marcellina. Dal 2005 opera un centro diurno per i bambini disabili mentali non gravi, di età compresa tra i 6 e i 12 anni, per sviluppare le loro autonomie e sostenere le famiglie nel percorso educativo. 40 quelli accolti quest’anno.

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