Sovvenire: don Soddu (Caritas), “la carità e la corresponsabilità economica verso la Chiesa attestano una fede credibile”

(Salerno) – È un binomio inscindibile quello tra carità e sovvenire, tra ridistribuzione ai poveri e risorse alimentate dai fedeli, formati alla corresponsabilità economica verso la missione della Chiesa. È intervenuto don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, alla giornata conclusiva del convegno nazionale degli incaricati per il Sovvenire, oggi a Salerno. Questo incontro tra Caritas e beni messi in comunione, attraverso le firme 8xmille o le Offerte per i sacerdoti, promotori di progetti per gli ultimi, “diventa visibile in parrocchia – ha detto Soddu – luogo privilegiato della Chiesa nel territorio dove testimoniare la carità, che non è un optional ma espressione irrinunciabile dell’essenza della Chiesa. Non a caso il 51% dei Centri ascolto Caritas sono di tipo parrocchiale. La parrocchia è il laboratorio di queste relazioni attorno ai poveri, al Vangelo. È primo lievito di fraternità, perché si mette in discussione di fronte ai mali del territorio e del mondo”. Entrambe – carità e sovvenire – attestano la credibilità della fede che si professa: “I poveri alla porta del ricco non sono un ingombro, ma un appello a convertirsi e a cambiare vita, ci ricorda Papa Francesco. Sono la proposta forte che Dio fa alla nostra Chiesa perché cresca nell’amore e nella fedeltà”, ha evidenziato Soddu. Le firme 8xmille sostengono innumerevoli interventi caritativi oggi in Italia e all’estero: nel 2016, 270 milioni di euro, di cui 40 per esigenze nazionali e 145 alle diocesi.

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