Sinodo giovani: card. Baldisseri, appuntamento per “metterci in movimento abbandonando le nostre presunte sicurezze”

(Catanzaro) – “Si tratta di interrogarci, come Chiesa, sulla vita reale dei giovani di oggi, che vivono in un tempo colmo di faticose sfide e ricco di importanti opportunità, con una particolare attenzione alla loro ricerca di senso e all’esperienza della fede”. Questo uno degli obiettivi del Sinodo dei vescovi del 2018 su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. A fissarlo, il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario del Sinodo dei vescovi, intervenuto ieri a Catanzaro in occasione del IX Convegno internazionale del Movimento Apostolico sul tema: “La Chiesa ascolta e accompagna i giovani nel cambiamento d’epoca”. “L’intenzione sinodale si deve sviluppare verso ciò che di più specifico caratterizza l’età giovanile”, a partire dalla “questione dell’impostazione della propria vita adulta, da intendersi nell’ottica del discernimento vocazionale”, ha detto il porporato. Per il cardinale, “la Chiesa desidera abilitare ogni giovane a prendere coscienza della propria vocazione specifica, per mezzo del discernimento e attraverso l’accompagnamento”. Il segretario, ricordando la “prospettiva generale vocazionale” del prossimo Sinodo, ha richiamato alla necessità che bisogna “uscire dal circolo dell’autoreferenzialità narcisistica e mortifera del ‘chi sono io?’ – che è un tratto dominante della cultura globalizzata tardo moderna – per entrare nel ritmo della più pertinente e decisiva domanda ‘per chi sono io?’”. Infatti, ha aggiunto Baldisseri, “i giovani sono invitati ad uscire per andare verso una terra nuova, perché l’esperienza ecclesiale del Sinodo significa prima di tutto metterci in movimento, abbandonando le nostre presunte sicurezze per camminare, lasciando che il Signore ci conduca là dove egli desidera”.

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