Educazione: convegno Cei a Milano. Le conclusioni di Diaco e don Saottini. “Lo sguardo rivolto ai giovani”

(Milano) “Le parole di don Milani, così come le sue azioni, sono ancora oggi estremamente attuali. Il suo insegnamento si può riassumere in alcuni termini chiave. Uno di questi è ‘cultura’: si tratta di un concetto che sta ad indicare l’incitamento per i nostri educatori ad occuparsi di ogni tipo di materie, perché è questo che sta a cuore ai nostri ragazzi. La Chiesa, in pratica, fa cultura se condivide questo atteggiamento di apertura. Ma mi viene in mente anche la parola ‘formazione’, che sottintende un preciso modo di con cui occorre approcciarsi ai ragazzi. Il compito degli uffici diocesani è proprio questo: formare gli insegnanti ad avere uno sguardo ampio verso i giovani. Ecco perché oggi è necessario domandarsi se le iniziative formative che facciamo vanno in questa direzione”. Con queste parole, il direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei, Ernesto Diaco, ha chiuso i lavori del convegno nazionale dedicato a don Lorenzo Milani (dal titolo “Faccio scuola perché voglio bene a questi ragazzi”) e organizzato nel cinquantesimo anniversario della morte dell’educatore fiorentino.
Promosso dall’ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei, in collaborazione con il Servizio nazionale per insegnamento della religione cattolica, il convegno si è tenuto nell’arco di tre giorni a Milano. Nel corso della mattinata di oggi, è intervenuto anche don Daniele Saottini, responsabile del Servizio nazionale Cei per l’insegnamento della religione cattolica. “Lo sforzo che abbiamo fatto finora e che bisogna proseguire in futuro – ha detto don Saottini – deve diventare lo stimolo per offrire ai giovani un’educazione migliore. In questo senso, stiamo lavorando molto per aggiornare i nostri metodi, attraverso un dialogo costante con le diocesi”.

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