Stoccolma: Consiglio interreligioso, dolore e preghiere. “Restare uniti nella ricerca del bene”

“L’attacco di oggi a Stoccolma, che si presume di matrice terroristica, ha mostrato il volto codardo e disperato del male. Questi atti terribili vanno contro tutto ciò che noi difendiamo, i nostri valori e le nostre tradizioni”. Così si legge in una dichiarazione appena pubblicata dal Consiglio interreligioso di Svezia. “Attacchi di questo genere sono stati progettati per distruggere la nostra società, polarizzando e minando la diversità di etnie, culture, religioni che appartiene alla società svedese”, scrivono insieme i rappresentanti della comunità buddista, del consiglio islamico, di quello ebraico e del Consiglio delle Chiese. “Le nostre preghiere vanno ai morti e ai feriti. Preghiamo anche per il personale e tutti coloro che lavorano” sul luogo dell’attentato e nei dintorni. “Nelle nostre religioni vi è un’etica che parla di onestà, giustizia, dell’importanza di prendersi cura degli altri e di adoperarsi per il bene comune. Le persone con diversa appartenenza religiosa pensano in modi diversi, ma sono unite nella ricerca del bene”, si legge ancora nel messaggio che invita a non assecondare un atteggiamento di accusa, ma a “unirsi nel bene”. Sul sito del Consiglio delle Chiese, poco dopo l’attentato è apparsa una preghiera: “Ti preghiamo o Dio per il nostro mondo che sanguina. Preghiamo per coloro che sono stati colpiti oggi dal dolore. Preghiamo per il nostro Paese e i suoi responsabili”.

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