Pasqua: don Purziani (Fism), l’augurio di “una vita da vivi”

“Hanno parlato di Risurrezione, l’hanno disegnata, ci hanno pensato su. E alla domanda ‘perché è bello essere amici di Gesù’ la risposta è stata netta, velocissima: ‘Perché è rivivito!’. Teologicamente parlando non fa una piega”: il nostro “è un Dio vivente, è il Dio della vita”; “è ‘rivivito’, ha ripreso possesso del tempo, trasformato, trasfigurato per l’eternità”. Lo scrive don Gesualdo Purziani, consulente ecclesiastico nazionale della Fism (Federazione italiana scuole materne), nel messaggio di auguri per la Pasqua. “In Siria – osserva – la crudeltà dei grandi non si ferma nemmeno di fronte ai volti dei bambini, la strage degli innocenti torna ad essere cronaca di oggi. I bambini che hanno meno di cinque anni non sanno neppure cosa voglia dire vivere senza il frastuono dei bombardamenti, il terrore, l’acre odore della morte. Nonostante questo, in tanti dei duecento disegni raccolti in una bella iniziativa della fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre c’è spazio solo per la speranza” e la “voglia di tornare a vivere una vita normale”. “A chi è come loro appartiene la voglia di voltare pagina davvero, di schierarsi sempre e ovunque dalla parte giusta”. “A chi è come loro piace giocarsela sul serio la vita, appassionati nel fare la propria parte e liberi, perché amati e perdonati per primi”. Di qui l’augurio di “una vita da vivi”. “Un po’ di quell’energia che ha permesso ad un corpo morto di tornare all’esistenza – conclude – sfiori i nostri corpi, riaccenda pensieri e gesti belli, lenisca fatiche e fragilità. E soprattutto ridoni al mondo quella pace che fugge ogni paura”.

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