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Paesi nordici: Conferenza episcopale, “attuazione” dell’Amoris laetitia, formazione preti, minaccia populista

(Bruxelles) Si sono conclusi oggi ad Amburgo i quattro giorni di lavoro dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale dei Paesi nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia). All’esortazione post-sinodale Amoris lætitia è stata dedicata una giornata di studio con l’aiuto di due esperti teologi in ambito morale e pastorale (Eberhard Schockenhoff di Friburgo e Andreas Wollbold di Monaco) per approfondire le “questioni dell’attuazione pastorale”, spiega un comunicato. Gli otto vescovi hanno inoltre lavorato alle “linee guida per la formazione al sacerdozio” e alla preparazione del pellegrinaggio delle reliquie di S. Teresa e dei suoi genitori Zèlie e Louis Martin nel 2018. Spiega il comunicato: “La spiritualità carmelitana ha un grande seguito e in tutti e cinque i Paesi ci sono comunità carmelitane di religiosi e di laici”. I vescovi si sono riuniti ad Amburgo poiché i cattolici di questa diocesi e di Osnabrück, attraverso il lavoro dell’associazione Ansgarwerk, sostengono da 50 anni la vita della Chiesa cattolica nei Paesi nordici. Per questo, nella Mariendom di Amburgo si è svolta il 6 aprile una celebrazione presieduta dal vescovo di Osnabrück Franz-Josef Bode, che ha ricordato come vivere in “diaspora sia non solo una sfida, ma anche la possibilità di seminare”. Riferendosi alle sfide poste all’Europa minacciata da tendenze populiste e nazionaliste ha sottolineato l’importanza della “Chiesa popolo di Dio che va oltre ogni confine”.

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