Giornata internazionale rom: mons. Perego (Migrantes), “conoscere la storia, la cultura, l’arte e la religiosità”

La Giornata internazionale dei Rom che si celebra domani “richiama ogni anno la dignità umana di un popolo ancora troppo spesso calpestata”. A dirlo oggi è il direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego. “Nelle nostre comunità ecclesiali, la Giornata diventi l’occasione per iniziative pastorali che costruiscano nuove relazioni, esperienze d’incontro con le piccole comunità rom e sinte presenti tra noi, così da considerarle un soggetto e una risorsa di vita cristiana”. Per l’occasione Migrantes pubblica il volume “Una giornata particolare. L’incontro di Paolo VI con gli zingari a Pomezia” (Tau editrice) di Susanna Placidi con l’introduzione di mons. Perego e una prefazione dell’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Zuppi. Un volume che aiuta a rivivere, sulla scorta soprattutto di una documentazione inedita di un protagonista, don Bruno Nicolini, quello storico incontro del 26 settembre 1965. Da quel giorno, il mondo dei rom trovò un posto particolare nel cuore della Chiesa e nella vita pastorale alla luce dell’appello ripetuto con forza da Papa Francesco il 26 ottobre 2015 incontrando 7.000 rom di tutto il mondo: “È arrivato il tempo di sradicare pregiudizi secolari, preconcetti e reciproche diffidenze che spesso sono alla base della discriminazione, del razzismo, della xenofobia. Nessuno si deve sentire isolato, nessuno è autorizzato a calpestare la dignità e i diritti degli altri”. In Italia oggi vivono 170mila persone di origine rom: 40mila nei campi. Per mons. Perego, la Giornata può essere l’occasione “per conoscere la storia, la cultura, l’arte e la religiosità” di questo popolo al fine di “una crescita comune nella conoscenza”.

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