Giornata internazionale rom: don Colmegna (Casa della carità), “costruire percorsi di inclusione sociale è possibile”

“Superare i campi rom e costruire percorsi di autonomia abitativa e inclusione sociale è possibile. Lo dimostra il lavoro che da anni portiamo avanti come Casa della carità e Centro Ambrosiano di solidarietà”. A sostenerlo, in occasione della giornata internazionale dei rom e sinti che si celebra sabato 8 aprile, è don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità. In 12 anni, i due enti hanno accolto 84 nuclei familiari rom, a seguito di sgomberi di campi o in situazione di emergenza. Di questi, l’8% è attualmente ospite del “Villaggio solidale” e il 6% è sistemato in altre strutture di accoglienza, ma la stragrande maggioranza (il 79%), risiede in appartamento a seguito del buon esito del progetto di integrazione. Si tratta di famiglie che abitano per lo più in affitto (52%), ma qualcuna ha anche acquistato casa (8%). Altre ancora sono andate a vivere in appartamenti nel loro Paese d’origine, la Romania (11%), o in altri Stati europei (3%). “Affinché questi percorsi siano reali e positivi come l’esperienza del superamento di via Triboniano – aggiunge don Colmegna – anche le istituzioni devono fare la loro parte”. Gli fa eco Donatella De Vito, responsabile del progetto per i due enti: “Uno dei capisaldi del lavoro sociale che viene portato avanti dal progetto del Villaggio solidale – ha detto De Vito – è l’impegno per l’istruzione dei minori. Ma, più di tutto, l’altra colonna portante è l’emancipazione della figura femminile”.

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