Parlamento Ue: Brexit, testo della risoluzione oggi al voto. “Regno Unito non avrà stessi vantaggi dei Paesi membri”

Strasburgo: Parlamento europeo, voto in plenaria (foto SIR/PE)

(Strasburgo) Il testo della risoluzione comune che verrà votata oggi al Parlamento europeo (ne sono state presentate altre dalle forze politiche euroscettiche, con toni e contenuti decisamente differenti) è caratterizzato da verbi quali: “auspica”, “si rammarica”, “ribadisce”, “sottolinea”, “prende atto”, “osserva”. Vi si legge ad esempio che il Parlamento europeo “auspica” che “l’Unione europea e il Regno Unito instaurino un rapporto futuro che sia corretto, quanto più stretto possibile ed equilibrato in termini di diritti e obblighi”; al contempo “si rammarica per la decisione del governo del Regno Unito di non partecipare al mercato interno, allo Spazio economico europeo e all’Unione doganale”; “ritiene che uno Stato che recede dall’Unione non possa godere di vantaggi simili a quelli di cui gode uno Stato membro dell’Unione”. La risoluzione “ribadisce che l’adesione al mercato interno e all’unione doganale comporta l’accettazione delle quattro libertà, la competenza della Corte di giustizia dell’Ue, i contributi al bilancio generale e il rispetto della politica commerciale dell’Unione”; “sottolinea che il Regno Unito deve onorare tutti gli obblighi giuridici, finanziari e di bilancio, inclusi gli impegni a titolo dell’attuale quadro finanziario pluriennale, con scadenza anche oltre la data del recesso” (2019-2020).
Inoltre il Parlamento europeo, mediante la risoluzione sottoposta oggi al voto dell’aula – che peraltro potrebbe subire modifiche in base agli emendamenti – osserva “che un accordo sulle future relazioni tra l’Unione europea e il Regno Unito in quanto Paese terzo potrà essere concluso solo una volta che il Regno Unito si sarà ritirato dall’Unione europea”. Il Parlamento chiede che “lo status e i diritti dei cittadini dell’Ue27 residenti nel Regno Unito e dei cittadini del Regno Unito residenti nell’Ue27 sia soggetto ai principi di reciprocità, equità, simmetria e non discriminazione”. Fra gli innumerevoli problemi concreti da affrontare con il Brexit, il Parlamento europeo “chiede che si raggiunga quanto prima un accordo sul trasferimento della sede dell’Autorità bancaria europea e dell’Agenzia europea per i medicinali”, attualmente a Londra, “e che il processo di trasferimento sia avviato non appena possibile”.

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