Colombia: Morsolin (attivista diritti umani), “in attesa del Papa e della sua profezia di pace”

C’è enorme attesa in Colombia per la visita che Papa Francesco compirà dal 6 all’11 settembre prossimo: “Parteciperanno milioni di colombiani. Il Papa ha dato un forte riconoscimento agli sforzi di pace in Colombia. Spero che la sua profezia si avveri”. Così Cristiano Morsolin, attivista per i diritti umani che vive a Bogotá, racconta il clima e le attese della popolazione colombiana. Il Papa visiterà Bogotá, Villavicencio, Medellín e Cartagena in un viaggio legato al difficile processo di pace in corso in Colombia, durante il quale la diplomazia vaticana si è mossa per favorire l’accordo tra il governo del presidente Manuel Santos (che ha vinto il Nobel per la Pace) e i guerriglieri delle Farc.  “Ci auguriamo che Papa Francesco spenda qualche parola sul problema dei bambini soldato, una questione totalmente disattesa negli accordi – dice al Sir Morsolin, che oggi ha presentato alla Camera dei deputati il suo libro “Antimafia andina. Il contributo dell’antimafia sociale e della nonviolenza alla pace in Colombia” -. Le Farc hanno liberato solo 30 bambini su centinaia”.  Il Papa sosterà anche a Cartagena, luogo simbolico di approdo degli schiavi africani e mèta di turismo sessuale. “Speriamo darà un messaggio forse contro la schiavitù delle bambine e adolescenti colombiane a scopo di sfruttamento sessuale”, afferma. Papa Francesco, precisa, “viene in Colombia per appoggiare il processo di pace e dare un segnale forte alla Chiesa colombiana. È importante che possa ascoltare le voci della società civile che sostengono la pace e la costruzione della riconciliazione e della giustizia. Bisogna dare visibilità alle esperienze positive costruite dal basso”.

 

 

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