This content is available in English

Brexit: Juncker (Commissione Ue), “un Paese terzo non può avere gli stessi diritti di uno Stato membro”

(Strasburgo) “Questo è il momento di restare uniti. Più saremo compatti, più saremo forti nel negoziato”: è il messaggio che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, è venuto a portare a Strasburgo, nell’emiciclo del Parlamento Ue, in vista dei negoziati per il Brexit. “Un Paese terzo non può godere degli stessi diritti e di un eguale trattamento di uno Stato membro dell’Unione”, ribadisce Juncker, salvo poi sottolineare: “Resteremo amici della Regno Unito, un grande Paese che ha portato tanto all’Ue”. “Il negoziato non è solo questione di trattati o di normative, ci sono di mezzo milioni di persone”, dice, ricordando “i quattro milioni di europei che sono nel Regno Unito dove si sono recati progettando una vita lì. Lavoratori, studenti, pensionati europei non devono pagare il prezzo del Brexit”. Michel Barnier, negoziatore per conto dell’Ue con Londra, “sarà – dice Juncker – il nostro avvocato divorzista. Dobbiamo purtroppo dividere ciò che abbiamo messo insieme per oltre 40 anni. Poi penseremo al futuro insieme”. Al canto suo Barnier specifica: “Ora occorre mostrare unità per tutelare gli interessi dei cittadini europei. Ma i negoziati deve anche avere una funzione pedagogica, ricordandoci tutti i progressi che insieme”, come Stati europei, “abbiamo compiuto in sessant’anni grazie” all’Unione europea.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy