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Attentato San Pietroburgo: i sacerdoti ortodossi fanno visita ai feriti negli ospedali. Questa sera al “Marsovo polie” manifestazione per le vittime

Restano negli ospedali di San Pietroburgo ancora una quarantina di feriti e, secondo quanto riferiscono i media locali, ancora una delle 14 vittime non è stata identificata. Le autorità hanno preso a carico l’assistenza dei familiari delle vittime e dei feriti provenienti da altre regioni della Federazione e un conto è stato aperto per raccogliere donazioni. I sacerdoti ortodossi che lavorano nei 4 ospedali in cui sono stati ricoverati i feriti hanno già fatto loro visita. “Le persone sono in stato di shock, quindi stiamo solo accanto a loro. Quando sarà possibile il dialogo, cercheremo di capire di chi e di che cosa hanno bisogno”, racconta uno dei sacerdoti attraverso il sito della metropolia. Anche l’ufficio diocesano per la carità offre aiuto materiale e spirituale ai feriti e alle famiglie delle vittime. Oggi, alle 12, nella Cattedrale della Trinità a San Pietroburgo si è svolto un servizio commemorativo per le vittime dell’attentato della metropolitana del 3 aprile; si è pregato e si sono ricordati anche i nomi dei morti negli attentati a bordo del volo Sharm El Sheikh – San Pietroburgo il 31 ottobre 2015 e sul treno Mosca – San Pietroburgo il 27 novembre 2009. Stasera alle 20 al Campo di Marte (Marsovo polie) ci sarà una manifestazione per le vittime. I partecipanti sono inviati a portare le candele per formare la scritta “14:40”, l’ora dell’esplosione nella metropolitana. Fino a domani vigerà il lutto cittadino, e anche il sito web della città ora gira in bianco e nero.

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