Attentato a San Pietroburgo: da Chiese ortodosse d’Europa messaggi a patriarca Kirill. “Signore della vita conceda pace”

Molti primati delle Chiese ortodosse hanno inviato messaggi al patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill per l’attacco terroristico del 3 aprile nella metropolitana di San Pietroburgo. Il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli ha scritto di aver ricevuto, “con cuore sofferente”, “la notizia degli attacchi terroristici nella storica città di San Pietroburgo”, e di pregare perché “il Signore della vita” conceda “pace all’umanità e salvezza alle nostre anime”. “L’esperienza dell’insensata violenza, perpetrata senza discriminazione è nota ormai a troppi oltre i confini geografici e culturali”, scrive il metropolita di America e Canada Tikhon. “La sofferenza, il dolore, la paura e l’affanno di questi eventi sono sopportabili solo con l’amore offerto nelle comunità di fede”. Cordoglio esprime l’arcivescovo di Carelia e di tutta la Finlandia Leo; da Gerusalemme, il patriarca Teofilo III assicura preghiera e sostegno, mentre “condanna con forza questo atto efferato e criminale”. Per il patriarca Serbo Irinej “questa è una grande tragedia non solo per il popolo russo, ma anche per tutto il mondo, che è di fronte a un grande e comune male: la mancanza di amore”. Dalla Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia, l’arcivescovo Rostislav prega “per le vittime innocenti, perché il Signore misericordioso, che ha bevuto fino in fondo il calice della sofferenza, del tradimento e della morte in croce, faccia riposare le anime” di coloro che sono morti nell’attentato.

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