Diocesi: mons. Gianotti (Crema), “il vescovo deve offrire amicizia a tutti, vicini e lontani”

“Mi piacerebbe poter testimoniare a voi e a tutti quell’amicizia che il Signore Gesù ha donato a Marta, Maria e Lazzaro: per gioire con voi, per piangere con voi, per godere delle cose belle, e per lasciarmi anche raggiungere dai vostri rimproveri, e non solo dai molti elogi immeritati che mi sono arrivati nei mesi scorsi”. È questo l’auspicio espresso ieri dal neo vescovo di Crema, mons. Daniele Gianotti, nel corso della celebrazione eucaristica che, nella cattedrale di Santa Maria Assunta, ha dato inizio al suo ministero episcopale nella Chiesa cremasca. Parafrasando le parole di sant’Agostino, mons. Gianotti ha affermato che “il vescovo deve offrire amicizia a tutti, vicini e lontani; e se non lo facesse, disonorerebbe non solo il suo ministero, ma quella stessa umanità sulla quale la grazia del ministero si innesta”. Nella sua omelia il vescovo ha indicato le caratteristiche della comunità ecclesiale che vorrebbe: “una Chiesa amica, ospitale”, “che non esita a proclamare la propria fede nel Signore Gesù, ma che sa anche accogliere i dubbi e le paure”, “che sa piangere con chi piange e gioire con chi gioisce”, “che abbia la fisionomia della casa di Betania, dove la fraternità vissuta diventa abitazione per il Signore Gesù, ma dove anche altri vengono per trovare e offrire conforto, per condividere, forse anche per criticare”. Per raccontare l’ingresso di mons. Gianotti nella diocesi di Crema, il settimanale diocesano “Il Nuovo Torrazzo” è oggi in edicola con uno speciale di 20 pagine.

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