Diocesi: mons. Bodo (Saluzzo), “non manchi mai il pane, l’affetto vero, la pace e la fede in tutte le famiglie”

“Mi impegno fin d’ora, oltre alla preghiera, a benedire la città e la diocesi intera tutte le mattine quando mi leverò e tutte le sere prima di coricarmi perché siate custoditi e protetti, perché non manchi mai il pane, l’affetto vero, la pace e la fede in tutte le famiglie”. Così il neo vescovo di Saluzzo, monsignor Cristiano Bodo, si è rivolto ieri pomeriggio alla comunità ecclesiale saluzzese in occasione dell’inizio del suo ministero episcopale. All’ingresso della Cattedrale, accolto dal suo predecessore mons. Guerrini e dal sindaco Calderoni, mons. Bodo ha scherzato sulla giornata piovosa: “Si dice che una sposa bagnata è una sposa fortunata. Speriamo valga anche per il nuovo vescovo”. “I miei occhi, ricolmi della gioia del cuore, si trovano ad ammirare la grandezza e la storia di una città che ora è anche la mia città”, ha proseguito mons. Bodo, riconoscendo che “Saluzzo è una terra ricca di tradizioni, cultura, fede”. “Oggi ho un dono antico e nuovo da portare a tutti voi: il Vangelo del Risorto. Lo annunceremo ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie, agli ammalati, in ogni ambito della vita”, ha affermato il vescovo, augurandosi che “l’abbraccio vero, affettuoso e sincero a tutti voi possa entrare in tutte le case, soprattutto quelle segnate dalla sofferenza”. “Maria, patrona della città e della diocesi, con san Chiaffredo ci riportino insieme nel Cenacolo – ha concluso – per una rinnovata esperienza dello Spirito Santo, per sentirci una comunità viva, che vuole camminare insieme per condividere le ansie e i progetti per un Paese migliore, per un mondo nuovo fondato sul Vangelo”. Al termine della messa, mons. Bodo ha annunciato di voler rinunciare alla mitria donatagli per destinare il ricavato della vendita alla Caritas diocesana di Saluzzo.

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