“Le banche cooperative svolgono un ruolo chiave per assicurare un sano pluralismo e la diversità bancaria in Europa, perché pongono attenzione specifica alle economie locali ed hanno una visione di lungo termine nella concessione del credito, non di breve periodo orientata alla massimizzazione del profitto”. Lo ha detto Roberto Gualtieri, presidente del Comitato Affari economici e monetari del
Parlamento europeo (Econ), intervenuto alla settima Convention delle Banche cooperative europee che ha riunito a Bruxelles oltre 150 tra “policy makers” europei ed internazionali, regolatori, supervisori, esponenti del mondo accademico e banchieri cooperativi. Tema dell’appuntamento “Le banche cooperative: un impegno per guidare la crescita economica e sociale”. “Il 2017 sarà un anno decisivo per correggere alla radice l’approccio strategico della regolamentazione bancaria in Europa e per completare il disegno con l’avvio del terzo ‘pilastro’”, ha affermato il direttore generale di Federcasse (l’associazione nazionale delle BCcc e Casse Rurali), Sergio Gatti, secondo il quale “non c’è democrazia senza democrazia economica e pluralismo bancario”. Tra gli impegni ribaditi e discussi nel corso della Convention da parte dell’Associazione delle Banche cooperative europee, un convinto sostegno al progetto europeo ed alla necessaria evoluzione tecnologica, difendendo la sussidiarietà, la proporzionalità e la differenza delle banche cooperative.