Rapporto giovani 2017: Istituto Toniolo, “lavoro, innovazione e formazione” parole chiave per comprendere nuove generazioni

(da Milano) Lavoro, innovazione e formazione. Sono queste le tre parole chiave per comprendere il futuro dei giovani italiani: un futuro sempre più legato al tema dell’occupazione e dal quale emerge una forte inquietudine verso le difficoltà attuali del Paese. Ma c’è anche il presente, che non lascia intravedere grandi sbocchi lavorativi, accentuato com’è da una crisi economica enorme. È questo il quadro che emerge dal Rapporto Giovani 2017 dell’Istituto Toniolo, realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo e presentato oggi pomeriggio a Milano in Università Cattolica. Il report, giunto alla sua quarta edizione, si è basato su un campione di oltre 9mila giovani tra i 18 e i 32 anni, mentre l’intera indagine è stata raccolta nel volume “La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2017”, edito da Il Mulino. La fotografia del mondo giovanile italiano ritrae una generazione in equilibrio precario, tra rischi da cui difendersi e opportunità a cui tendere, con freni culturali e istituzionali alla messa in campo di tutto il proprio potenziale, troppo spesso sottoutilizzato. Sotto la lente d’ingrandimento del dossier sono finiti proprio gli snodi principali di transizione alla vita adulta: la formazione, il lavoro, l’autonomia e le scelte di vita a partire dalla scuola.
Proprio la fiducia verso l’istruzione è il dato che emerge con forza, dal momento che oltre tre quarti del campione concorda nel sostenere che la preparazione scolastica serve in primo luogo ad attrezzare la persona, accrescendone le abilità e le conoscenze (80,5%). Sei intervistati su dieci (60,5%), inoltre, si sono detti convinti che l’istruzione sia anche una risorsa utile per affrontare la vita.

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