Notizie Sir del giorno: Galantino su Alitalia, messaggio della Cei per il 1° maggio, riunione del C9, Festival della Comunicazione a Cesena

Alitalia: mons. Galantino, “c’è bisogno di trovare gente che abbia voglia di investire”

“Oggi è difficile scegliere tra lavoro, dignità del lavoro, modalità di lavoro e soprattutto c’è bisogno di trovare gente che abbia voglia di investire su questo: non è soltanto il Governo” a doversene fare carico. Così il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, parlando oggi a Roma sulla vicenda Alitalia a margine della conferenza stampa di presentazione del Messaggio dei vescovi per il 1° maggio e delle “Linee” in vista della Settimana sociale di Cagliari, che avrà a tema il lavoro. “Parlare solo di Alitalia sarebbe riduttivo: le percentuali dicono di molti più lavoratori in difficoltà”, ha aggiunto Galantino, e “al di là dei numeri – come dice il Messaggio – sono le vite concrete delle persone che devono stare a cuore a tutti noi”. (clicca qui)

Lavoro: Messaggio Cei, “frontiera dell’evangelizzazione” ed “emergenza nazionale”

“Il lavoro costituisce una delle frontiere dell’evangelizzazione sin dagli inizi del cristianesimo”, ma “rimane un’emergenza nazionale” e “per tornare a guardare con ottimismo al proprio futuro, l’Italia deve mettere il lavoro al primo posto”. È quanto scrive la Commissione episcopale Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace nel Messaggio per il 1° maggio 2017, presentato oggi a Roma. I vescovi ricordano che il lavoro è “al centro” del cammino verso la 48ª Settimana sociale dei cattolici in Italia”, che si svolgerà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre col tema: “Il lavoro che vogliamo: ‘libero, creativo, partecipativo e solidale’”. Il testo parte dalle “sfide” date da “un tasso di disoccupazione ancora troppo alto”, “8 milioni di persone a rischio di povertà, spesso a causa di un lavoro precario o mal pagato, più di 4 milioni di italiani in condizione di povertà assoluta”. Ma “al di là dei numeri” – sottolineano – in gioco ci sono “le vite concrete delle persone”, con “le storie dei giovani che non trovano la possibilità di mettere a frutto le proprie qualità, di donne discriminate e trattate senza rispetto, di adulti disoccupati che vedono allontanarsi la possibilità di una nuova occupazione, di immigrati sfruttati e sottopagati”. “La soluzione dei problemi economici e occupazionali – così urgente nell’Italia di oggi – non può essere raggiunta senza una conversione spirituale che permetta di tornare ad apprezzare l’integralità dell’esperienza lavorativa”, prosegue il testo, lamentando “una questione di giustizia”, con la “grave svalorizzazione” patita dal lavoro, “la ‘finanziarizzazione’ dell’economia”, ma pure lo “sfruttamento” e “l’opacità cercata da chi ha voluto fare profitto senza rispettare chi gli ha consentito di produrre”. Tuttavia, “non sarà possibile nessuna reale ripresa economica senza che sia riconosciuto a tutti il diritto al lavoro e promosse le condizioni che lo rendano effettivo (Costituzione Italiana, art.4). Combattere tutte le forme di sfruttamento e sperequazione retributiva rimane obiettivo prioritario di ogni progresso sociale”. (clicca qui)

Terremoto: Norcia, concorso internazionale per ricostruire San Benedetto

Un “luogo della memoria” e un concorso internazionale di architettura per progettare la ricostruzione della chiesa di san Benedetto a Norcia, distrutta dal sisma del 30 ottobre scorso. Sono le due proposte che l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo intende lanciare nell’ambito della ricostruzione post-sisma. Parlando al Sir, a circa otto mesi dalla scossa del 24 agosto, l’arcivescovo sottolinea l’attaccamento “della popolazione di Norcia e dintorni alle proprie chiese, oggi quasi tutte inagibili, e la loro speranza di vederle ricostruite”. Tutti i beni artistici come tele, statue, arredi, reliquiari, argenteria, vasi sacri della liturgia, conservati in queste chiese sono stati messi in sicurezza nel deposito per i Beni culturali di Santo Chiodo, alle porte di Spoleto. La proposta di mons. Boccardo è quella realizzare un “luogo della memoria” incastonato in quel che resta della chiesa di san Salvatore, a Preci, dove “custodire tutte queste opere d’arte, veri pezzi di storia e di vita delle popolazioni locali. Il legame della gente con le loro chiese è forte” rimarca mons. Boccardo che ricorda “le lacrime dei fedeli di Ancarano quando i Vigili del fuoco hanno rimosso le campane della loro chiesa per metterle in sicurezza”. “Sarebbe bello – aggiunge il presule – che tutti questi pezzi, prima di tornare nelle loro chiese di origine, potessero essere raccolti in un unico luogo e resi visibili alla loro gente come anche a pellegrini e turisti che così potrebbero conoscere la storia di questi luoghi e delle comunità che li abitano”. Circa la ricostruzione della chiesa di san Benedetto a Norcia, icona del sisma del 30 ottobre, l’idea di mons. Boccardo è quella di “un concorso internazionale aperto a tutti, anche a grandi nomi dell’architettura, per un progetto che tenga insieme i pezzi rimasti della chiesa, la facciata, l’abside, la base del campanile, collegandoli ad un’aula liturgica nuova che custodisca la memoria del passato, aprendosi al presente e al futuro valorizzando i resti del terremoto che sono cicatrici che non possiamo cancellare. Sarebbe una bella operazione ecclesiale – perché l’arte incrocia lo spirito religioso –. L’insegnamento della Regola di san Benedetto – conclude mons. Boccardo – resta oltre la caduta delle mura della chiesa”. (clicca qui)

C9: Burke (direttore Sala Stampa), su riforma dei tribunali “aggiornamenti, non cambiamenti fondamentali”

Sulla riforma dei tribunali sono in corso “aggiornamenti, non cambiamenti fondamentali”. A riferirlo ai giornalisti, nel briefing sull’ultima riunione del C9, che si conclude oggi in Vaticano, è stato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke. Alle riunioni, che sono cominciate lunedì e si concluderanno questo pomeriggio, con l’orario abituale (9-12.30; 16.30-18), oltre al Papa (che si è assentato solo questa mattina per l’udienza) “erano presenti tutti i cardinali, il cardinale Marx è arrivato un po’ in ritardo”, ha riferito il portavoce vaticano. Durante le sessioni di lavoro, è continuata la discussione sulla riforma della Curia Romana, centrata in particolare questa volta sulla Congregazione Propaganda Fide e sul Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. “I cardinali hanno studiato dei testi da sottoporre all’attenzione del Santo Padre per arrivare ad una nuova Pastor Bonus”, ha detto Burke, relativi precisamente al Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, al Pontificio Consiglio per i testi legislativi e ai tre tribunali vaticani: Penitenzieria apostolica, Segnatura apostolica e Rota Romana. “Sta prendendo corpo la nuova costituzione”, ha aggiunto il portavoce vaticano rispondendo alle domande dei giornalisti su quale sia lo stato di avanzamento della bozza. “Non aspettatevi grandi cambiamenti”, ha reso noto Burke, precisando per quanto riguarda l’attività dei tribunali, ognuno dei quali rimane “indipendente” dall’altro – si tratta “di aggiornamenti, non di cambiamenti fondamentali, nello spirito della salus animarum e della diaconia della giustizia”. (clicca qui)

Venezuela: Papa invia messaggio di solidarietà al cardinale Urosa, arcivescovo di Caracas

Papa Francesco ha inviato un messaggio di solidarietà e vicinanza all’arcivescovo di Caracas, cardinale Jorge Urosa Savino, tramite una telefonata del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. A rendere noti i contenuti della conversazione è stato ieri lo stesso cardinale Urosa: una settimana fa, mentre celebrava nella basilica Santa Teresa la messa per la solennità di Gesù Cristo Nazareno, è stato interrotto da alcuni contestatori con aggressioni verbali. Nel pesante clima di violenza e tensione in Venezuela la Chiesa sta infatti reagendo con manifestazioni pacifiche, solidarietà con la popolazione e prese di posizione nette contro la repressione. “Durante la telefonata – ha raccontato il cardinale Urosa in una intervista al quotidiano El Nuevo Paìs diffusa dall’ufficio stampa dell’arcidiocesi di Caracas – il cardinale Parolin ha espresso la solidarietà del Papa e personale per l’aggressione anti-religiosa e anti-ecclesiale nella basilica del Nazareno, insolita e insopportabile”. Il cardinale Urosa ha riferito che il Papa continua a seguire la situazione generale del Venezuela ed è vicino alla Chiesa e a tutta la popolazione. “Il gesto di Papa Francesco – ha detto una fonte interna all’episcopato – può considerarsi una espressione concreta di unità tra la Chiesa venezuelana e il Vaticano. Non c’è nessuna differenza tra la Conferenza episcopale venezuelana e il Vaticano”. Intanto 12 Paesi latinoamericani hanno chiesto al Vaticano di riprendere la mediazione interrotta con il governo venezuelano. (clicca qui)

Azione cattolica: Inzaurraga (Fiac), “Evangelii gaudium nostra ‘magna charta’, missione nel quotidiano nostro impegno”

“L’Azione cattolica è un’esperienza viva che vuole stare al servizio di tutti, nella Chiesa e nella società, con uno sguardo speciale sui più emarginati, quelli che vengono considerati scarti. Per noi la missione non è un impegno fra gli altri: è l’impegno con la i maiuscola”. In un’intervista al Sir, l’argentino Emilio Inzaurraga, coordinatore del segretariato del Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) che domani promuove il II Congresso internazionale nell’Aula del Sinodo in Vaticano al quale interverrà anche Papa Francesco, sintetizza le linee operative e la mission dell’associazione laicale radicata attraverso diverse realtà nazionali in tutto il mondo. “La nostra ‘magna charta’ è l’ Evangelii gaudium”, esordisce Inzaurraga che abbiamo incontrato alla Domus Mariae a Roma, alla vigilia del congresso “Azione cattolica è missione con tutti e per tutti”, promosso in collaborazione con il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Una “Chiesa in uscita” chiede il Pontefice nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, e “Ac en salida” è la risposta dell’associazione. Rilanciando l’impegno per la formazione di un “laicato maturo, corresponsabile, impegnato apostolicamente in tutti gli ambiti della società” e guardandosi dai due rischi evidenziati dal Papa, spiega Inzaurraga: “mondanità, ossia rischio di mimetizzarsi nel mondo, e clericalismo che impedisce la crescita dei laici”. “Missione nel quotidiano” coniugata con “promozione umana a 360 gradi”, la sfida per l’Ac di oggi nell’orizzonte della crisi di migranti e rifugiati, delle guerre e violenze che insanguinano il mondo, delle ingiustizie e della povertà. Domani, alla vigilia della sua partenza per l’Egitto, il Papa interverrà al Congresso Fiac e una famiglia di Betlemme gli insegnerà il segno della croce in arabo. (clicca qui)

Festival della Comunicazione: dal 19 al 29 maggio a Cesena su “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”

Si terrà a Cesena, dal 19 al 29 maggio, la 12ª edizione del Festival della comunicazione, appuntamento che la società di San Paolo e le Paoline portano in giro per l’Italia una volta all’anno. L’evento – organizzato dal “Corriere Cesenate”, settimanale della diocesi di Cesena-Sarsina, assieme all’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali – avrà per titolo “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”, dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni sociali che verrà celebrata domenica 28 maggio. Dieci giorni intensi di appuntamenti, conferenze, cinema, teatro, concerti, mostre, confronti. “Non si parlerà solo di informazione, ma si toccheranno tutti i temi della comunicazione, un mondo in continua e rapida evoluzione – ha sottolineato Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate, nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi questa mattina -. Un mondo che condiziona, oggi più che mai, i rapporti, il lavoro, la vita in tutti i suoi aspetti”. “Comunicare è una variante dell’evangelizzazione – ha affermato il vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri -. Portare il Vangelo agli uomini del nostro tempo: il festival ci offrirà anche la gioia di questo comunicare”. “Il mondo della comunicazione è alle prese con ritmi acceleratissimi. Tanto che oggi manca il tempo per la valutazione e l’ascolto – ha sottolineato invece il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi -. Rischiamo di essere travolti dai social network che sono difficilmente controllabili e che producono tensioni. Attraverso il festival, una grande vetrina per la città, possiamo fermarci a riflettere”. (clicca qui)

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