Papa Francesco: cordoglio per la morte del cardinale Attilio Nicora

Il cardinale Attilio Nicora (1937-2017)

“Sentito cordoglio” per la morte del cardinale Attilio Nicora, presidente emerito dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), legato pontificio per le basiliche di san Francesco e di santa Maria degli Angeli in Assisi, presidente emerito dell’Autorità di informazione finanziaria (Aif), deceduto sabato sera, all’età di 80 anni, nella clinica Pio XI di Roma, dove era ricoverato. “Egli – sottolinea il Papa in un telegramma ai familiari – lascia un ricordo carico di stima e di riconoscenza per il prezioso servizio offerto con singolare competenza sia alla Chiesa e alla società civile in Italia, specialmente nel campo giuridico in ordine alla revisione del Concordato Lateranense e all’attuazione del sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica e di sostentamento del clero, sia alla Santa Sede, quale presidente rigoroso e lungimirante prima dell’Apsa e poi dell’Aif”. Francesco affida quindi l’anima del cardinale Nicora alla Madonna e a san Giovanni Paolo II, che lo inviò a guidare la diocesi di Verona e lo nominò poi cardinale.

Nato a Varese nel 1937, dopo gli studi liceali, nel 1959 Attilio Nicora consegue la laurea di Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano. Entrato nel Seminario Maggiore della diocesi ambrosiana, è ordinato presbitero il 27 giugno 1964 e consegue la licenza in teologia nell’autunno del medesimo anno presso la Facoltà Teologica di Milano.
Inviato a Roma dall’arcivescovo Giovanni Colombo per gli studi canonistici, è alunno del Pontificio Seminario Lombardo e dell’Università Gregoriana, presso la quale consegue il dottorato in diritto canonico. Al rientro a Milano insegna diritto canonico e diritto pubblico ecclesiastico nel Seminario Maggiore, del quale diviene rettore nel 1970.
Eletto vescovo titolare di Fornos minore da Paolo VI il 16 aprile 1977 con l’incarico di ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, è ordinato il 28 maggio dello stesso anno dal cardinale Colombo. Questi gli affida la pastorale sociale e l’apostolato dei laici. Divenuto arcivescovo il cardinale Carlo Maria Martini, mons. Nicora è nominato pro-vicario generale, continuando a seguire i due settori e i rapporti con le istituzioni locali e regionali.
Nel febbraio del 1984 è nominato co-presidente per parte ecclesiastica della Commissione paritetica italo-vaticana incaricata di predisporre, nel quadro della revisione del Concordato Lateranense, la riforma della disciplina concernente i beni e gli enti ecclesiastici. Le conclusioni raggiunte vengono adottate a livello pattizio con il Protocollo tra Repubblica Italiana e Santa Sede, firmato a Roma il 15 novembre 1984 ed entrato in vigore il 3 giugno 1985.
Per seguire da vicino la fase attuativa del nuovo disegno pattizio, l’11 febbraio 1987 mons. Nicora è posto a disposizione della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) a Roma con la qualifica d’incaricato per i problemi relativi all’attuazione degli Accordi del 1984.
Nominato presidente del Comitato Cei per i problemi degli enti e dei beni ecclesiastici, fino al 1995 è co-presidente della Commissione paritetica Italia-Santa Sede per l’attuazione del “nuovo” Concordato.
Dal 1990 al 1992 ricopre anche l’incarico di presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e di presidente della Caritas italiana.
Il 30 giugno 1992 Giovanni Paolo II lo trasferisce alla sede episcopale di Verona, dove svolge il suo ministero, continuando nel contempo a collaborare con la Cei e con la Santa Sede nella trattazione delle questioni giuridiche di natura pattizia. Il 18 settembre 1997, rinunciando al governo pastorale di Verona, rientra a Roma, riprendendo a tempo pieno la cura delle questioni giuridiche canoniche e concordatarie presso la Cei come delegato della presidenza e assumendo la rappresentanza dei vescovi italiani presso la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), della quale nel 2000 è nominato vice-presidente.
Il 1° ottobre 2002 Giovanni Paolo II lo chiama nella Curia Romana in qualità di presidente dell’Apsa.
È creato cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 ottobre 2003, diacono di S. Filippo Neri in Eurosia.
Il 21 febbraio 2006 Benedetto XVI lo nomina legato pontificio per le basiliche di san Francesco e di santa Maria degli Angeli in Assisi. Dal 2007 al febbraio 2013 è membro della Commissione cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le opere di religione (Ior).
Il 19 gennaio 2011 il Papa lo nomina presidente dell’Aif. Il 7 luglio 2011 Benedetto XVI accoglie la richiesta del card. Nicora di essere sollevato dall’incarico di presidente dell’Apsa per poter dedicarsi in modo esclusivo alla conduzione della nuova istituzione eretta dallo stesso Pontefice con Motu Proprio del 30 dicembre 2010, l’Aif, che presiede fino al 30 gennaio 2014, quando Papa Francesco accoglie la sua richiesta di essere sollevato dall’incarico.

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