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“Ricordare questi testimoni della fede e pregare in questo luogo è un grande dono”. Così Papa Francesco si è avviato a concludere la sua omelia nella “preghiera per i nuovi martiri”, nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina a Roma. Infatti, ha osservato il Pontefice, “l’eredità viva dei martiri dona oggi a noi pace e unità. Essi ci insegnano che, con la forza dell’amore, con la mitezza, si può lottare contro la prepotenza, la violenza, la guerra e si può realizzare con pazienza la pace”. Di qui l’invito a pregare così: “O Signore, rendici degni testimoni del Vangelo e del tuo amore; effondi la tua misericordia sull’umanità; rinnova la tua Chiesa, proteggi i cristiani perseguitati, concedi presto la pace al mondo intero. A Te Signore la gloria e a noi, Signore, la vergogna”.