Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Terrorismo a Parigi, ucciso un poliziotto ai Champs Elysées. Camera, via libera alle Dat

Francia: assalto con kalashnikov ai Champs Elysées. Ucciso un poliziotto. Sospesa per oggi la campagna elettorale

Un poliziotto ucciso, due feriti gravemente. E l’assalitore morto anch’egli lungo i Champs Elysées, dove ieri, a tarda sera, l’aggressore, armato di kalashnikov ha preso di mira i poliziotti di pattuglia lungo la via principale di Parigi. In un primo momento è sembrato che ci fosse più di un terrorista in azione ma il portavoce del ministero dell’Interno afferma: “viste le testimonianze, ci sarebbe solo un aggressore, ma al momento non possiamo escludere che ci sia uno o diversi complici”. Secondo il ministero dell’Interno, l’aggressore sarebbe arrivato in automobile, fermandosi all’altezza del numero 104 di Avenue des Champs-Elysees, presso il negozio di Marks & Spencer, e aprendo il fuoco contro gli agenti. L’identità del terrorista sarebbe già definita ma non viene rivelata per non intralciare le indagini in corso. Il fatto avviene a tre giorni dal voto per le presidenziali del 23 aprile: le iniziative della campagna elettorale sono state sospese. Il Presidente della Repubblica, François Hollande ha dichiarato a caldo: “Siamo convinti che quello di stasera sia un assalto di tipo terroristico”; l’Eliseo promette “vigilanza assoluta rispetto al processo elettorale”. L’Isis ha rivendicato l’attentato. Cordoglio e solidarietà al popolo francese sono stati espressi da tutto il mondo. Il Presidente Usa Donald Trump ha parlato di “un fatto terribile”; “dobbiamo essere forti e vigili”. Il premier italiano Paolo Gentiloni, che ieri ha incontrato Trump durante il suo viaggio in Nord America, ha affermato: “Mi associo alle parole del presidente Trump per quello che è successo a Parigi. Condoglianze e vicinanza al popolo e al governo francese, in un momento molto delicato a tre giorni dalle elezioni”.

Dat: approvata la legge alla Camera, il testo passa al Senato. Il “no” di un gruppo di deputati cattolici

Con 326 sì e 37 no, e molte assenze in aula, è passata ieri alla Camera la legge sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat). La legge, che ora passa al vaglio del Senato, introduce in Italia il divieto all’accanimento terapeutico e riconosce il diritto del paziente di abbandonare totalmente le terapie vitali. Viene riconosciuto il diritto all’obiezione di coscienza del medico, ma la struttura sanitaria deve provvedere a eseguire le Dat mediante un altro medico. Del resto il medico può non tener conto delle volontà indicate dal malato se le “Dat appaiano manifestamente inappropriate o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente ovvero qualora sussistano terapie non prevedibili o non conosciute dal disponente all’atto della sottoscrizione, capaci di assicurare possibilità di miglioramento delle condizioni di vita”. Resta nel testo la norma che prevede che la legge debba essere applicata da tutte le strutture sanitarie, comprese le cliniche private convenzionate con il Sistema sanitario nazionale. Ampio il fronte politico che ha votato a favore della legge. Un gruppo di deputati cattolici ha così espresso il proprio dissenso: “La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge sulle Dat. Noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze perché con esso vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l’eutanasia e vi entra nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete. La battaglia però non è finita. Essa continua al Senato dove i rapporti di forza sono diversi e noi contiamo che i colleghi del Senato la proseguano fino alla vittoria”.

Italia-Usa: colloqui tra Gentiloni e Trump, che riconosce a Roma un ruolo chiave nella lotta al terrorismo

Nel giorno in cui da Parigi rimbalza la notizia di un nuovo attacco terroristico in Europa, il presidente americano Donald Trump e il premier italiano Paolo Gentiloni si sono confrontati ieri a Washington sulla lotta al terrorismo, sulla Siria, sulla situazione in Libia. A tale proposito Gentiloni ha definito “fondamentale” l’impegno “anche politico” degli Usa per dare stabilità al Paese. Trump ha riconosciuto a Roma “la leadership per la stabilizzazione del Paese” nordafricano. Sul ruolo del suo Paese ha detto: “Non vedo un ruolo degli Stati Uniti in Libia”. Trump ha aggiunto che l’Italia è “un partner chiave nella lotta al terrorismo e per la stabilizzazione della Libia” e “per limitare gli spazi vitali dell’Isis nel Mediterraneo”. “Non vedo l’ora di essere in Sicilia per il G7” e di incontrare il Papa, ha affermato Trump. Toccati, inoltre, temi economici e commerciali e il nodo della ripresa degli armamenti in Europa.

Russia: dichiarati fuori legge i Testimoni di Geova, organizzazione “estremista”. Lesa la libertà religiosa

La Corte suprema di Mosca dichiara che i Testimoni di Geova sono un’organizzazione religiosa “estremista” e per questo bandita in Russia. La decisione è stata assunta accogliendo una richiesta del ministero della Giustizia che ha posto sotto sequestro i beni a favore dello Stato. L’organizzazione religiosa ha già fatto sapere che impugnerà la sentenza. I fedeli di Geova nel Paese sono circa 175mila e per loro sarà illegale professare pubblicamente la propria fede.

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