Nepal: Caritas italiana, a due anni dal sisma un dossier sulle “ferite materiali e psicologiche”

Un dossier con dati e testimonianze sugli effetti dei disastri naturali sulla salute psicologica: è stato pubblicato oggi da Caritas italiana, a due anni dal terremoto che ha colpito il Nepal: il 25 aprile 2015 un sisma di magnitudo 7,9 devastò il Nepal e molti Paesi limitrofi causando 8.700 morti, oltre 20.000 feriti, 8 milioni di persone colpite in 39 distretti e oltre 2.8 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria. Furono 500.000 le case crollate e 285.000 quelle lesionate, 36.000 le classi scolastiche crollate o gravemente danneggiate. Il dossier è intitolato “Il terremoto dentro. Gli effetti dei disastri naturali sulla salute psicologica”. “Sono le sofferenze delle persone ad essere quelle meno visibili e anche le più insidiose – fa notare Caritas italiana -, perché trascinano i loro effetti per un tempo lungo e difficilmente prevedibile. Le persone più deboli sono anche le più vulnerabili, sono quelle che soffrono maggiormente a livello psicologico fino a sviluppare delle vere e proprie patologie. Nel modo in cui la sofferenza viene vissuta ed elaborata giocano un ruolo fondamentale gli aspetti sociali, culturali e religiosi”. Uno studio realizzato in Nepal a due anni dal terremoto e contenuto nel dossier mostra il grado di sofferenza ancora diffusa tra le popolazioni vittime del sisma, ed a cui non è sempre facile dare risposta. “Per far fronte a questa situazione occorre intervenire con strumenti adatti, su diversi piani: sul piano sociale, attivando le risposte delle comunità che possono aiutare le persone ad elaborare il trauma; ma anche con un sostegno di tipo psicologico”, sottolinea Caritas italiana. Nel dossier è contenuto un resoconto dell’intervento di Caritas italiana in favore delle comunità colpite, con oltre 6 milioni di euro provenienti dai fondi 8xmille e dalle offerte raccolte.

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