Diocesi: card. Betori (Firenze), “abbiamo bisogno di metterci in cammino, di stare al passo con questo cambiamento di epoca”

“Abbiamo bisogno di metterci in cammino, di stare al passo con questo cambiamento di epoca che sta mutando profondamente i riferimenti della vita dell’uomo”. Lo afferma il card. Giuseppe Betori nel video che la diocesi di Firenze ha realizzato per promuovere il Cammino sinodale indetto in risposta all’invito che Papa Francesco fece, proprio a Firenze, durante il Convegno ecclesiale nazionale: “Avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium”. Un cammino, spiega l’arcivescovo di Firenze, che sarà “illuminato dalla Parola di Dio” e che dovrà essere fatto “insieme, pronti a mettere in campo le nostre potenzialità, i doni che il Signore ci ha dato, le esperienze che abbiamo fatto per farne dono gli uni gli altri così da condividere insieme il futuro di questa Chiesa, il futuro di questa città”. Il video contiene una sintesi del discorso di Papa Francesco alla Chiesa italiana del 10 novembre 2015: le immagini abbinate al testo mostrano alcune realtà della diocesi di Firenze che corrispondono all’idea di Chiesa proposta nell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, e alcuni dei luoghi (le “periferie esistenziali”) in cui il Papa chiede di portare la gioia del Vangelo.
“Vogliamo creare occasioni di ascolto di ciascuno e di tutti, per giungere possibilmente a un consenso attorno ad alcuni essenziali spazi di azione su cui intervenire con scelte da condividere”. Così il card. Giuseppe Betori ha presentato il Cammino sinodale, durante la Messa crismale del Giovedì Santo: “Se fonderemo sulla fede il nostro convenire – ha aggiunto – Gesù stesso darà forma nuova alla nostra Chiesa, così che essa sia una credibile immagine e rappresentazione di Lui nel mondo in questo cambiamento d’epoca. L’ascolto che vogliamo promuovere riguarda noi stessi, la vita delle comunità ecclesiali e della realtà ecclesiale e culturale di oggi; riguarda in primo luogo Gesù e la sua parola, così come ci è trasmessa dalla Chiesa e insegnata dai Pastori, il Papa anzitutto”.

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